FIFTY FIFTY Agenzia e CEO affrontano una causa per diffamazione per domande senza risposta PD e CP

FIFTY FIFTY Agenzia e CEO affrontano una causa per diffamazione per domande senza risposta PD e CP

Il 16 aprile, l’agenzia Attrakt e il CEO Jeon Hong-joon di FIFTY FIFTY hanno presentato una denuncia contro CP Han Jae-shin e PD Cho Sang-yeon del programma “Unanswered Questions” della SBS, incentrato su attualità e cultura.

Il 18 Kim, rappresentante legale di Attrakt, ha accusato gli imputati di aver creato contenuti distorti senza verificare i fatti. Kim ha anche affermato che le false informazioni degli imputati hanno portato ad una causa contro di loro per aver diffamato l’agenzia di Attrakt e il CEO Jeon Hong-joon.

Metà e metà

“Il 19 agosto 2023 è stato trasmesso l’episodio di “Unanswered Question” intitolato “Billboards and Girl Groups – Who Broke The Wings”, che presentava FIFTY FIFTY. Ciò avvenne appena 10 giorni prima dell’annuncio dell’esito della causa intentata da tre ex membri dei FIFTY FIFTY per la risoluzione del loro contratto di esclusiva.

Nonostante abbia ricevuto critiche da parte di molti telespettatori che ne hanno sottolineato il contenuto parziale, il programma “Domanda senza risposta” ha continuato ad andare in onda. Il Korea Broadcasting Standards Committee ha ricevuto 1146 reclami sulla trasmissione, rendendolo il programma più lamentato. In una riunione tenutasi il 5 marzo, il comitato ha riconosciuto la natura ingannevole della trasmissione e il suo impatto negativo sulla società, portandoli a emettere un avvertimento legale.

Il 18, l’avvocato Lee ha sostenuto che la “domanda senza risposta” aveva violato sia gli articoli 11 che 14 dei regolamenti sulla revisione delle trasmissioni. Secondo l’articolo 11, le trasmissioni radiotelevisive dovrebbero essere attente a non violare il diritto a un giusto processo delle parti coinvolte nei processi in corso. L’articolo 14 stabilisce inoltre che la radiodiffusione deve presentare i fatti in modo accurato e obiettivo e non deve confondere gli spettatori presentando informazioni poco chiare come se fossero vere.

jeon-hong-joon

Il CEO Jeon Hong-joon ha ulteriormente sottolineato: “Nonostante l’incidente di manomissione che ha messo in crisi la nostra azienda, siamo riusciti a prevalere con la fiducia incrollabile e il sostegno di tutti. Siamo fermamente convinti che le trasmissioni distorte, che non solo offuscano l’immagine dell’industria K-pop nel suo complesso, ma creano anche confusione per gli spettatori, dovrebbero essere poste fine”.

Ha dichiarato: “Nonostante i nostri sforzi, gli imputati non hanno rilasciato scuse sincere. Di conseguenza, abbiamo scelto di intraprendere un’azione legale. Nonostante le difficoltà nel difendere non solo la reputazione della nostra azienda ma anche l’integrità dell’industria K-pop, rimaniamo determinati a portare a termine questo progetto fino alla fine”.

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