L’ambasciatore Fred di Jin dei BTS scatena la furia dei fan: “Gli ARMY non hanno alcun senso della moralità”

L’annuncio del nuovo ruolo di Jin, membro dei BTS, come ambasciatore globale del marchio Fred, una maison di gioielli di lusso del gruppo LVMH, ha scatenato un acceso dibattito tra i suoi fan, cogliendo di sorpresa molti di loro.

L’8 luglio è stato fatto l’annuncio mostrando Jin che indossava i gioielli Fred, con conseguente esaurito in tutto il mondo di molti degli articoli esposti.

La designazione di un prestigioso incarico di ambasciatore normalmente susciterebbe un senso di gioia ed entusiasmo tra i fan dei BTS, comunemente chiamati ARMY.

Nonostante ciò, molti fan hanno espresso delusione e tristezza per la partnership di Jin con LVMH, citando i legami del conglomerato con Israele come una delle principali preoccupazioni.

Bernard Arnault, proprietario di LVMH, ha recentemente investito nella società israeliana di sicurezza informatica Wiz, facendo sì che LVMH diventasse un bersaglio per i boicottaggi filo-palestinesi.

Tale tecnologia soddisfa due scopi per Israele, sostiene Loewenstein, che scrive come giornalista ed ebreo australiano cresciuto per sostenere Israele. Ha permesso a Israele di approfondire il suo controllo su milioni di palestinesi e di farlo con profitto.

I palestinesi costituiscono oggi una leggera maggioranza rispetto agli ebrei in Israele e nei territori palestinesi occupati, e ognuno di loro è “definito come una minaccia”, scrive l’autore. “Oggi, siamo in grado di identificare e interrompere la sorveglianza del prossimo Nelson Mandela prima ancora che sappia di essere Nelson Mandela”, afferma un avvocato israeliano per i diritti umani citato nel libro.

Loewenstein vuole smascherare Israele come un regime ostile alla pari di Russia e Cina. Trasmette una palpabile frustrazione per il fatto che Israele sia riuscito a eccellere nello sviluppo di strumenti per mantenere il governo etnonazionalista ed esportarli in decine di paesi, e con un guadagno sia finanziario che diplomatico.

– Mairav ​​Zonszein, Casa Chatham

Il movimento BDS (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni), che promuove i diritti dei palestinesi, non ha designato LVMH come obiettivo di boicottaggio.

Nonostante ciò, numerosi esponenti delle forze armate palestinesi e i loro sostenitori stanno vivendo emozioni contrastanti e scoraggianti a causa dell’associazione di Jin con un marchio legato a Israele, alla luce delle tensioni politiche in corso nella zona.

Secondo un osservatore esperto, il legame con il sionismo o Israele è diventato un argomento divisivo nella comunità K-Pop.

La discussione mette in luce una situazione più ampia che gli artisti incontrano quando si muovono tra collaborazioni internazionali in un clima di sensibilità politica.

Inoltre, il rapido esaurimento dei gioielli Fred indossati da Jin ha introdotto un ulteriore livello di complessità.

Nonostante alcune argomentazioni suggeriscano che i prodotti costosi siano stati probabilmente acquistati da consumatori facoltosi piuttosto che da fan medi, c’è chi ritiene che la sponsorizzazione di Jin generi senza dubbio un appeal commerciale e influenzi indirettamente le vendite.

Nonostante questi cambiamenti, i sostenitori si sono rivolti a canali come Weverse per comunicare apertamente le loro preoccupazioni ai membri dei BTS, sebbene le loro conversazioni siano state spesso censurate.

Questo scenario ha attirato l’attenzione sulle difficoltà di gestire le convinzioni personali e le convinzioni politiche all’interno di una community di fan connessa su scala globale.

Mentre Jin adempie ai suoi doveri di tedoforo olimpico in Francia, i suoi sostenitori lo incoraggiano a prendere in considerazione gli appelli per un cessate il fuoco nelle zone di conflitto, come Gaza.

Si prevede che il dibattito sull’impatto mondiale dei BTS e sul suo rapporto con le questioni geopolitiche continuerà, influenzando le discussioni future all’interno della comunità dei fan e oltre.

Scritto da Cassidy Jones.

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