Ad aprile 2024, Activision ha pubblicato un rapporto di 18 pagine che delineava il sistema di matchmaking di Call of Duty. Il rapporto, disponibile per il download al link fornito, ha fornito informazioni sul processo di matchmaking basato sulle abilità del gioco. Ulteriori dettagli su questa funzionalità sono stati promessi per giugno.
Nonostante gli sviluppatori non abbiano rispettato la scadenza, i giocatori hanno continuato a esprimere le loro frustrazioni. In risposta alle lamentele, Activision ha pubblicato un blog in cui ha descritto in dettaglio i risultati di un test condotto in Nord America, che ha mostrato gli effetti delle considerazioni sulle abilità allentate nel matchmaking di MW3.
Secondo Activision, i risultati del test hanno indicato che i giocatori con un divario di abilità maggiore avevano una maggiore tendenza ad abbandonare le partite in corso e non erano propensi a riprendere a giocare rispetto ai giocatori con un matchmaking invariato.
Secondo un grafico condiviso da CharlieIntel sul proprio sito web , lo studio ha rivelato che i giocatori con abilità di livello medio-basso tendevano a smettere di giocare più frequentemente rispetto a quelli più abili.
Activision ha rivelato i risultati del test MW3 MP in cui il fattore abilità è stato ridotto per il 50% dei giocatori in NA. Questo grafico mostra la percentuale di fidelizzazione dei giocatori in base alla valutazione abilità. I giocatori con abilità medio-basse hanno visto un calo della fidelizzazione. Solo il bucket di abilità più alto ha avuto un aumento. pic.twitter.com/68SCahiPsz
— CharlieIntel (@charlieINTEL) 26 luglio 2024
Activision ha inoltre affermato che si è verificato un aumento dell’80% nella probabilità che un giocatore abbandonasse una partita e che il 90% dei giocatori in un gruppo con abilità rilassate non è tornato a giocare con una frequenza maggiore rispetto al gruppo di controllo.
“Secondo Activision, anche se giocare contro avversari più forti può migliorare le abilità dei giocatori nel lungo periodo, la nostra ricerca ha rivelato che essere significativamente surclassati nelle partite spesso porta i giocatori ad abbandonare il gioco o a evitare del tutto di giocare in modalità multigiocatore”.
Sono stati condotti test anche con un matchmaking basato sulle abilità più rigoroso. I risultati hanno rivelato una diminuzione del 90% nel tasso di abbandono, tuttavia, ha avuto un effetto negativo sui giocatori altamente qualificati. Di conseguenza, il concetto è stato abbandonato.
Dopo un’attenta riflessione, il team di sviluppo di Call of Duty ha deciso di non lanciare una playlist multigiocatore che escluda l’abilità come fattore nel matchmaking. Test approfonditi hanno rivelato che ciò avrebbe portato a una mancanza di interesse da parte dei giocatori con abilità basse e medie, con il risultato che i giocatori con abilità elevate avrebbero dominato le lobby.
Pertanto, sebbene il ping rimanga il fattore principale nel matchmaking, l’abilità rimane un aspetto cruciale e continuerà a essere un fattore significativo nelle prossime uscite della serie.
Per saperne di più sul matchmaking basato sulle abilità, leggi la storia delle polemiche che circondano il sistema e scopri perché alcuni giochi FPS, come XDefiant, hanno deciso di non implementarlo.
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