Lo scandalo “Burning Sun”, presentato in un recente documentario della BBC, ha suscitato un rinnovato interesse del pubblico per il caso irrisolto di furto con scasso del defunto fenomeno K-Pop, Goo Hara.
Il documentario non solo ha esaminato il ruolo di Goo Hara nella scoperta dello scandalo, ma ha anche fatto luce sulla rapina inspiegabile avvenuta a casa sua dopo la sua morte.
Il furto con scasso è avvenuto solo 50 giorni dopo la morte prematura di Goo Hara nel novembre 2019, nella sua residenza a Cheongdam-dong, Gangnam, Seul, il 14 gennaio 2020.
Le riprese delle telecamere di videosorveglianza della struttura hanno registrato uno sconosciuto che indossava maschera e guanti mentre entrava nel locale.
L’intruso, che sembrava conoscere bene la disposizione, ha inizialmente tentato di entrare in casa dalla porta principale utilizzando una password. Tuttavia, quando ciò fallì, ricorsero ad arrampicarsi su un muro ed entrare attraverso un balcone al secondo piano.
Sorprendentemente, il ladro sembrava possedere informazioni accurate sulla struttura della casa, prendendo di mira specificamente la cassaforte personale di Goo Hara nel suo camerino e ignorando qualsiasi altro oggetto di valore.
Secondo i rapporti, la cassaforte conteneva oggetti di valore tra cui gioielli, documenti di investimento e vecchi telefoni cellulari, spingendo gli investigatori a considerare la possibilità di un lavoro interno.
Sono d’accordo che deve essere qualcuno che conosceva perché ha provato a inserire la vecchia password ma suo fratello l’ha cambiata. E sembra anche conoscere l’interno della casa e dov’è la cassaforte. Anche suo fratello non sa cosa c’è nella cassaforte, ma il ladro mira SOLO a quello e nient’altro.
— 👑 ZITAO 👑 (@krystal_anne88) 12 ottobre 2020
Anche dopo un’indagine approfondita durata nove mesi da parte delle autorità, l’identità del colpevole rimane sconosciuta.
Nonostante gli sforzi della polizia, che deve ancora fare qualche passo avanti nel caso, il fratello di Goo Hara, Goo Ho In, ha prontamente denunciato l’incidente.
La tempistica del furto, avvenuta poco dopo una cerimonia commemorativa per la defunta stella, ha portato amici e conoscenti di Goo Hara a ipotizzare che qualcuno a lei vicino o che agisse per conto di un conoscente potrebbe aver orchestrato il furto.
Questa persona è molto vicina a hara pic.twitter.com/81VsgWMlPl
— MAVYY ⁴|³⁰👸 (@starrylllis) 12 ottobre 2020
Il documentario della BBC ha evidenziato il contributo significativo di Goo Hara nell’assistere le indagini sullo scandalo “Burning Sun”, che ha coinvolto personaggi di spicco come l’ex membro dei BIGBANG Seungri e Jung Joon Young.
Ancora una volta, il suo coinvolgimento ha portato il caso irrisolto di furto con scasso alla ribalta dell’attenzione pubblica, stimolando un rinnovato esame e discussione tra i netizen.
Quanto dannatamente avido deve essere qualcuno per fare una cosa del genere! Ancora peggio se fosse vero che era qualcuno che conosceva! pic.twitter.com/9MWwwsJybv
– bluerosety (@bluerosety1) 12 ottobre 2020
Le autorità stanno proseguendo le indagini sul furto e chiedono alla popolazione ogni informazione che possa aiutare a identificare il responsabile.
Probabilmente è stato il suo ex fidanzato a rubarlo, sospettavo anche che avesse spinto Hara a farla finita.
— Soleggiato ☀️ (@ZkdlinJD) 12 ottobre 2020
Il fatto che il caso rimanga irrisolto evidenzia le continue incertezze che circondano l’eredità di Goo Hara e gli eventi che hanno portato alla sua tragica morte.
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