Il riferimento a Bleach di Black Clover capitolo 371 trasforma Mereoleona in Yamamoto

Il riferimento a Bleach di Black Clover capitolo 371 trasforma Mereoleona in Yamamoto

Fin dal suo inizio, il manga Black Clover è stato fortemente influenzato dalla serie Bleach di Tite Kubo, un fatto che il creatore Yuki Tabata ha apertamente espresso. In una svolta inaspettata, il prossimo capitolo 371 di Black Clover conterrà un riferimento a Bleach mentre Mereoleona Vermillion si trasforma in Yamamoto Genryusai Shigekuni.

Basandosi sui presunti spoiler, il capitolo 371 di Black Clover sarà incentrato principalmente sulla battaglia in corso tra Mereoleona e Moris. Nel loro precedente incontro, sembrava che Mereoleona fosse in significativo svantaggio dopo aver perso il braccio. Sembra però che Mereoleona stia per cambiare le sorti dello scontro, ricordando una scena di Bleach.

Tieni presente che questo articolo include spoiler del manga Black Clover.

Black Clover Capitolo 371: La trasformazione di Mereoleona nello Yamamoto di Bleach

Gli ultimi spoiler per il capitolo 371 di Black Clover hanno rivelato che Mereoleona aveva padroneggiato un nuovo incantesimo. Nonostante sia stato inizialmente sopraffatto dal Paladino Moris Libadirt, la sequenza flashback del manga ha rivelato le origini della forza di Mereoleona. In passato credeva nello sviluppo delle proprie forze, ma quando si trovava di fronte a una situazione disperata, cercava l’aiuto dei suoi subordinati.

Per fortuna, non molto tempo dopo, Mereoleona ottenne un nuovo incantesimo nel suo grimorio, chiamato Ultimate Flame Magic: Excelitius Leonum. Questo potente incantesimo ha permesso a Mereoleona di evocare gli spiriti dei suoi compagni caduti sul campo di battaglia, fornendole ulteriore supporto nella sua lotta contro il nemico.

Mereoleona Vermillion vista nell'anime Black Clover (Immagine tramite Studio Pierrot)
Mereoleona Vermillion vista nell’anime Black Clover (Immagine tramite Studio Pierrot)

Durante quel periodo, Mereoleona venne consumata dalle fiamme, sembrando essersi trasformata in mana. Questa capacità le ha permesso di superare in astuzia i poteri di rigenerazione e decadimento di Moris. In poco tempo, il paladino Moris Libardirt fu sconfitto da Mereoleona.

Nonostante l’accoglienza positiva del nuovo incantesimo di Mereoleona, i fan degli anime avevano già visto un utilizzatore del fuoco evocare gli spiriti del defunto per aiutarlo. Nell’arco millenario della guerra sanguinaria di Bleach, Yamamoto Genryusai Shigekuni aveva utilizzato la sua tecnica Zanka no Tachi, Minami: Kaka Jūmanokushi Daisōjin, mostrando un’abilità simile.

Yamamoto Genryusai Shigekuni visto in Bleach TYBW (Immagine tramite Studio Pierrot)
Yamamoto Genryusai Shigekuni visto in Bleach TYBW (Immagine tramite Studio Pierrot)

Utilizzando questa tecnica, Yamamoto fu in grado di evocare i cadaveri e le ceneri di coloro che erano morti a causa delle sue fiamme, ordinando loro di combattere per suo conto. I resti bruciati si sollevavano dalla terra e fungevano da appendici di Yamamoto, permettendogli di abbattere i suoi nemici senza doversi muovere fisicamente.

Utilizzando questa tecnica, Yamamoto è anche in grado di evocare un’anima specifica, ottenendo un vantaggio psicologico rispetto al suo avversario.

Zanka no Tachi, Minami: Kaka Jūmanokushi Daisōjin di Yamamoto (Immagine tramite Studio Pierrot)
Zanka no Tachi, Minami: Kaka Jūmanokushi Daisōjin di Yamamoto (Immagine tramite Studio Pierrot)

Nonostante le loro somiglianze, esiste una distinzione importante tra le tecniche. Yamamoto Genryusai Shigekuni è in grado di evocare solo i cadaveri di coloro che le sue fiamme hanno bruciato, mentre la tecnica di Mereoleoana consente l’evocazione degli spiriti come scelta opzionale. Ciò è dimostrato dalla sua capacità di evocare gli spiriti defunti dei suoi subordinati.

È probabile che la tecnica di Mereoleona le consenta solo di evocare gli spiriti che la tengono in grande considerazione. Ha affermato che la sua Magia della Fiamma Suprema: Excelitius Leonum le permette di mantenere il controllo sui suoi subordinati anche dopo che sono morti. Ciò suggerisce che l’incantesimo può implicare un forte legame tra l’utilizzatore e gli esseri evocati.

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