Le recenti comunicazioni degli sviluppatori di Black Ops 6 in merito alla sfida in corso di cheat in Ranked Play hanno suscitato un notevole scetticismo nella comunità dei videogiocatori. In particolare, la popolare figura Nadeshot ha liquidato l’aggiornamento come “propaganda”, evidenziando preoccupazioni critiche sull’efficacia delle misure anti-cheat.
Il lancio del Ranked Play in Black Ops 6 è stato accolto con reazioni contrastanti dai giocatori. Sebbene il gameplay iniziale sembrasse gestibile, è diventato presto evidente che un numero significativo di imbroglioni si stava infiltrando nelle partite, in particolare ai livelli più alti.
Questa situazione ha portato alcuni giocatori a dichiararla come la crisi di hacking più grave mai vista in un titolo di Call of Duty , il che è particolarmente preoccupante considerando la nota storia di casi di imbrogli in Warzone . La comunità ha persino suggerito di tornare alle impostazioni solo per console per il gioco competitivo come strategia per mitigare la presenza di imbroglioni su PC.
Stato attuale degli imbrogli in Black Ops 6
Gli sviluppatori hanno riconosciuto la gravità del problema degli imbrogli. Tuttavia, un recente aggiornamento del 25 novembre non ha avuto un buon riscontro tra i giocatori, che erano alla ricerca di un’azione più sostanziale. Gli sviluppatori hanno delineato i loro progressi nella lotta contro gli imbroglioni, condividendo i punti salienti dei loro sforzi:
📢 #BlackOps6 #RankedPlay #TeamRICOCHET con un aggiornamento sul lavoro in corso per combattere gli imbrogli nelle partite classificate: • I sistemi di intelligenza artificiale continuano a potenziarsi con ottimizzazioni del codice per accelerare le misure di controllo • Oltre 19.000 ban dalle partite classificate dal lancio della modalità • Controlli orari per rimuovere…
— Aggiornamenti Call of Duty (@CODUpdates) 26 novembre 2024
L’annuncio sosteneva che oltre 19.000 account erano stati bannati in soli cinque giorni dal debutto della modalità Classificata, accompagnato dalla promessa di “controlli orari” volti a sradicare i cheater dalla modalità Classificata e dalle classifiche associate.
Considerando che per i giocatori più quotati sono disponibili ricompense esclusive, in particolare gli ambiti oggetti per i Top 250, la presenza continua di imbroglioni è stata motivo di notevole frustrazione all’interno della comunità competitiva.
Reazioni della comunità all’aggiornamento degli sviluppatori
In risposta alle affermazioni degli sviluppatori, Nadeshot, ex campione di Call of Duty e fondatore di 100 Thieves, ha reagito con forza sui social media. Ha espresso incredulità per il numero segnalato di ban dopo le sue esperienze personali con i cheater persistenti:
Propaganda completa. 10 nomi minimo nelle prime 3 pagine, stiamo legittimamente facendo spin bot LIVE sui nostri stream. Come è possibile che 19.000 account siano stati bannati quando i più eclatanti abusatori ci stanno facendo il dito medio in classifica? Siamo pazzi? Cosa sta succedendo.
— 100T Nadeshot (@Nadeshot) 26 novembre 2024
Altri giocatori veterani hanno corroborato le sue frustrazioni. Nameless, un altro giocatore esperto, ha riferito di aver incontrato numerosi hacker nelle sue partite, mentre altri hanno scherzato sull’apparente inadeguatezza delle affermazioni degli sviluppatori, sottintendendo che probabilmente oltre 100.000 account rimangono ancora non controllati.
Mentre la community di Call of Duty si confronta con la realtà del dilagante imbroglio in Black Ops 6 , sembra che Activision debba affrontare sfide significative. La continua prevalenza di hacker rappresenta una seria minaccia all’integrità dell’esperienza di gioco classificato , lasciando i giocatori ansiosi di una risoluzione efficace e tempestiva.
Lascia un commento