L’animatore della seconda stagione di Blue Lock spiega i presunti problemi di qualità dell’animazione

L’animatore della seconda stagione di Blue Lock spiega i presunti problemi di qualità dell’animazione

I critici hanno etichettato la seconda stagione di Blue Lock come una battuta d’arresto importante, con molti spettatori che l’hanno paragonata a una “presentazione di PowerPoint”. Mentre i dettagli dietro le sue carenze percepite non sono stati immediatamente chiari, un animatore della serie ha recentemente parlato delle dure realtà affrontate nel settore dell’animazione giapponese, sottolineando come le limitazioni finanziarie possano influenzare gravemente la qualità della produzione.

In un video di TikTok, l’animatore Martin Reyes ha rivelato di essere stato incaricato di creare cinque episodi con scadenze ravvicinate e per una paga minima, il che ha contribuito all’animazione poco brillante vista nello show. Alla fine, ha abbandonato il progetto dopo aver completato un solo episodio.

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L’animatore della seconda stagione di Blue Lock parla dei problemi di produzione inquietanti dietro il sequel

Martin Reyes, che ha contribuito all’episodio 2 della stagione 2 di Blue Lock, ha condiviso approfondimenti sul suo TikTok in merito alla qualità scadente dell’animazione. Dopo aver iniziato solo un mese fa, è stato responsabile della gestione di 20 tagli nell’episodio 2, in mezzo alla sfida di lavorare su cinque episodi contemporaneamente.

La situazione divenne disperata quando Martin menzionò che gli animatori erano compensati con salari minimi e avevano a disposizione un tempo estremamente limitato per completare i loro compiti. Tuttavia, Reyes e gli altri talentuosi animatori fecero il possibile in queste condizioni.

Reyes ha sottolineato che il suo lavoro è finito per essere drasticamente cambiato, con molti dei suoi movimenti animati tagliati, con conseguenti sequenze che assomigliavano a immagini fisse piuttosto che a movimenti fluidi. Si è astenuto dal dare la colpa direttamente allo studio o al team di produzione, ma ha invece evidenziato i problemi pervasivi in ​​tutto il settore dell’animazione giapponese.

Facendo riferimento alle controversie che circondano la seconda stagione di Jujutsu Kaisen, Martin ha sottolineato che le società di produzione spesso danno priorità al profitto rispetto al benessere degli animatori, il che porta a queste difficili circostanze.

Concludendo il suo video, Reyes ha raccontato il suo impegno iniziale di animare altri episodi, ma dopo aver visto i suoi sforzi ridotti a semplici immagini statiche, ha deciso di abbandonare il sequel dell’anime, poiché non voleva essere associato a un lavoro che, a suo avviso, mancava di orgoglio artistico.

Considerazioni conclusive

Un pannello difettoso di Shidou come si vede nell'anime (immagine tramite 8bit)
Un pannello difettoso di Shidou come si vede nell’anime (immagine tramite 8bit)

Alla luce dell’adattamento anime di Uzumaki, che ha resistito a quasi cinque anni di produzione e ha riecheggiato problemi simili affrontati dalla stagione 2 di Blue Lock, molti osservatori si preoccupano del futuro dell’industria dell’animazione giapponese. I problemi sperimentati da MAPPA con la stagione 2 di Jujutsu Kaisen sembrano risuonare ripetutamente, attirando l’attenzione sulla continua negligenza del benessere degli animatori.

Queste preoccupazioni sono state condivise da Masao Maruyama, fondatore dello studio MAPPA e veterano del settore, che ha affermato con coraggio che la Cina è destinata a superare il Giappone nell’animazione grazie ai suoi investimenti nel benessere degli animatori, una tradizione che sembra stia scomparendo nel cuore pulsante degli anime del Paese.

Inoltre, l’animatore veterano Yoshiyuki Tomino, creatore del franchise Gundam, ha ribadito l’urgenza della situazione, avvertendo che il Giappone rischia di perdere la sua leadership nel settore dell’animazione se continua a considerare gli anime esclusivamente da un punto di vista finanziario.

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