I problemi in corso riguardanti la segnalazione di spam in Black Ops 6 e Warzone hanno lasciato molti giocatori perplessi, nonostante gli sforzi dei team di sviluppo per affrontare queste preoccupazioni. Mentre i team hanno insistito sul fatto che la segnalazione di spam non influisce negativamente sulla reputazione di un giocatore, voci credibili nella comunità non sono convinte, rivelando che difetti sostanziali nel sistema continuano a persistere.
Il 23 dicembre, la pagina Call of Duty Updates ha rassicurato gli utenti che “la segnalazione di spam di qualsiasi tipo non ha alcun impatto sulla reputazione di un giocatore nel gioco”. Nel tentativo di mitigare il problema, Activision ha affermato che gli account scoperti a tentare di segnalare spam avrebbero dovuto affrontare delle conseguenze, notando che oltre 8.000 account sono già stati bannati . Tuttavia, lo scetticismo rimane dilagante.
Secondo CharlieIntel , è emersa una nota della community che mette in dubbio le affermazioni di Activision. Questa nota afferma: “Sembra che questo non sia vero da diversi anni, ora con immagini recenti che mostrano hacker in grado di segnalare in massa i giocatori per farli bannare senza la necessità di più segnalazioni da parte degli utenti”. Tali rivelazioni non solo hanno causato disordini, ma hanno anche messo in discussione la credibilità di Activision.
La controversia si è sviluppata ulteriormente dopo che il giocatore professionista di Warzone Fifakill ha affermato che esiste uno strumento che consente ai cheater di segnalare facilmente giocatori in massa, portandoli a subire ban ombra. Questa affermazione ha intensificato le richieste di maggiore trasparenza da parte degli sviluppatori.
L’attuale dilemma dello Shadow Ban in Black Ops 6 e Warzone
I ban ombra, che in genere durano dai sette ai quattordici giorni mentre vengono condotte le indagini, sono diventati una fonte importante di frustrazione tra i giocatori. Molti hanno segnalato di essere stati bannati ingiustamente in Black Ops 6 e Warzone sin dal lancio del gioco. A novembre, un hacker ha rivelato di aver navigato attraverso le vulnerabilità nel sistema anti-cheat RICOCHET di Call of Duty , bannando falsamente “migliaia e migliaia” di giocatori sia da Modern Warfare 3 che da Warzone .
Activision ha riconosciuto che i giocatori legittimi erano stati presi in questo fuoco incrociato, ma la risposta non ha certo placato la rabbia dei giocatori che cercavano chiarezza su come si fossero verificate tali diffuse inesattezze. La combinazione di questi fattori ha portato a una significativa erosione della fiducia tra la comunità di gioco e il team di sviluppo.
In vista della pausa natalizia, il team anti-cheat di Activision ha annunciato che più di 20.000 account erano stati bannati in uno sforzo continuo per risolvere questi problemi, promettendo ulteriori aggiornamenti nel 2025. Tuttavia, per molti giocatori, è improbabile che questi aggiornamenti ripristinino la fiducia, poiché continuano a navigare nel tumultuoso panorama dell’affrontare in modo credibile le segnalazioni di spam e il fenomeno dello shadow ban.
Con l’evolversi della situazione, i giocatori continuano a sperare in un cambiamento significativo, ma sono cauti nel riporre la loro fiducia nelle rassicurazioni del team di sviluppo.
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