Call of Duty risponde ai problemi anti-cheat in seguito alla controversia sul ban di Warzone

Call of Duty risponde ai problemi anti-cheat in seguito alla controversia sul ban di Warzone

Dopo aver riconosciuto che il sistema anti-cheat RICOCHET per Call of Duty non proteggeva adeguatamente gli account Warzone autentici, Activision ha svelato una strategia rinnovata per contrastare gli imbrogli nel prossimo Black Ops 6.

Di recente, sono emerse delle speculazioni su una vulnerabilità che ha permesso agli hacker di imporre ban permanenti ai giocatori di Call of Duty, indipendentemente dal fatto che fossero nella stessa partita. Ci sono state segnalazioni che indicavano che questa falla di sicurezza potrebbe aver interessato migliaia di account, ma la portata è rimasta poco chiara ai giocatori.

Activision ha affrontato il problema, confermando che RICOCHET aveva disabilitato una soluzione alternativa nel sistema di rilevamento di MW3 e Warzone, portando al ban di un “piccolo” numero di account di giocatori legittimi.

Questa spiegazione non è riuscita a soddisfare i membri della community, tra cui il creatore di contenuti BobbyPoff, che ha criticato Activision per aver permesso che il suo nome venisse macchiato a causa di un ban errato, e non ha ricevuto scuse pubbliche o private.

Nel tentativo di riconquistare la fiducia dei giocatori in vista di Black Ops 6, Activision è intervenuta per affrontare le preoccupazioni relative agli imbrogli.

“Sebbene non possiamo garantire che gli imbroglioni spariranno per sempre con la tecnologia in arrivo, noi del Team RICOCHET ci impegniamo a utilizzare ogni risorsa disponibile per garantire un’esperienza di gioco equa e divertente per tutti!” ha affermato Activision.

Questa dichiarazione pubblica faceva parte di un post del blog in cui venivano descritti in dettaglio i miglioramenti apportati al sistema anti-cheat RICOCHET in Black Ops 6.

Activision si è posta l’ambizioso obiettivo di identificare ed eliminare i cheater entro un’ora dalla loro prima partita. Per riuscirci, il team anti-cheat ha introdotto nuovi progressi tecnologici.

Ciò include misure anti-aim bot migliorate, maggiore precisione nelle classifiche delle partite classificate e un rilevamento più rapido degli imbroglioni.

La beta per BO6 è ​​servita come piattaforma di test live per queste innovazioni, rivelando che i cheater sono riusciti a completare circa dieci partite multigiocatore durante il weekend iniziale della beta prima di essere espulsi. Dopo aver apportato delle modifiche, il numero è stato ridotto a cinque partite entro il secondo weekend.

Tuttavia, Activision ha davanti a sé una sfida importante: cercare di riconquistare la fiducia dei fan che sono rimasti scettici sull’efficacia di RICOCHET prima del lancio di Black Ops 6.

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