Tyler ‘FeLo’ Johnson, veterano degli eSport di Call of Duty e giocatore dei Carolina Royal Ravens, ha raccontato in diretta streaming come ha ricevuto una penalità all’Esports World Cup per aver eseguito una teabag sul suo avversario.
Il segmento Call of Duty dell’Esports World Cup si è concluso con Atlanta FaZe come vincitori, dopo tre giorni di intensa competizione. Questo torneo di terze parti è stata una notevole eccezione sulla scena in quanto non è stato organizzato da Activision Blizzard, con conseguente set di regole unico.
FeLo ha raccontato in una diretta streaming, disponibile al link qui , la sua esperienza all’evento e come le modifiche al regolamento gli abbiano fatto ricevere una penalità durante la partita.
Il giocatore esperto, che gioca da 10 anni, ha dichiarato di essersi subito avvicinato al corpo del suo avversario dopo aver vinto un round contro i Las Vegas Legion e di averlo colpito con un teabag per sottolineare la sua superiorità nel gioco.
FeLo ha raccontato: “Seguendo la mappa, l’arbitro mi ha dato un colpetto sulla spalla e ha detto: ‘Volevo solo farti sapere che i superiori ti hanno dato due strike per quella mappa.’ Sono rimasto sorpreso e ho risposto: ‘Due strike? Non va bene.'”
FeLo non ha fornito ulteriori dettagli sulle potenziali conseguenze dei tre strike ricevuti dalla sua squadra. Nonostante ciò, la sua squadra alla fine è uscita vittoriosa da quella particolare partita, assicurandosi un posto tra i primi otto del torneo.
La scena eSport di Call of Duty ha la reputazione di essere molto turbolenta, con giocatori che spesso si lasciano andare a insulti durante e dopo le partite.
Nonostante ciò, la leadership della CDL non si è allineata alla cultura della Esports World Cup, nota per la sua pratica del trash talking. Il torneo, che presenta più di dodici popolari eSport, è organizzato da ESL e supportato finanziariamente dal governo dell’Arabia Saudita.
Negli ultimi anni, l’atto di accovacciarsi sul corpo di un nemico durante le partite competitive di eSport, comunemente noto come “teabagging”, ha suscitato polemiche, poiché alcuni giocatori hanno dovuto affrontare divieti o penalità per aver adottato questo comportamento durante le partite in diretta.
Alcuni sviluppatori e organizzatori hanno ritenuto tossica la presa in giro nel gioco, poiché mirano a far sì che le partite si svolgano in modo pulito e che l’unica fonte di dramma sia il tabellone segnapunti.
Nel complesso, il sentimento generale tra i professionisti e la comunità è favorevole a consentire il proseguimento del teabagging, ma arriva un punto in cui il rischio di ricevere una multa o di perdere una partita supera i benefici.
Al momento in cui scriviamo, la Esports World Cup non ha ancora rilasciato alcuna risposta alle affermazioni di FeLo.
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