Critiche al budget del film Apple TV di Brad Pitt

Diversi utenti di Apple TV+ hanno espresso critiche nei confronti dell’ultima commedia d’azione di Brad Pitt, Wolfs, a causa dell’elevato budget del progetto, che ritengono ingiustificabile.

Wolfs, uno dei nuovi film più attesi del 2024, avrà come protagonisti i più grandi nomi di Hollywood: Brad Pitt e George Clooney.

Considerando che nel film saranno presenti noti attori di Hollywood, non c’è da stupirsi che il budget sia stato dichiarato elevato.

Nonostante il New York Times abbia riferito che Wolfs ha speso 35 milioni di dollari individualmente per le star Clooney e Brad Pitt, alcuni utenti hanno sollevato preoccupazioni in merito alla ripartizione dei proventi, poiché il regista di Spider-Man: No Way Home, Jon Watts, ha ricevuto solo 15 milioni di dollari.

Un utente ha espresso su X/Twitter la propria incredulità sulla sostenibilità finanziaria della situazione, mentre un altro ha affermato che l’intera troupe, incluso il catering, probabilmente non ha guadagnato un totale complessivo di 1 milione di dollari.

Un altro spettatore ha commentato: “La spesa di Apple non è sostenibile, sembra che in questa fase sia destinata esclusivamente a fini fiscali”.

Nonostante abbia potenzialmente programmi TV superiori rispetto a Netflix, Apple TV+ sembra perdere la battaglia delle piattaforme online. Ciò è dovuto al fatto che Apple TV+ investe più soldi nei suoi titoli, con conseguenti profitti inferiori.

Nonostante sembrino astronomici, gli stipendi di Pitt e Clooney sono semplicemente in linea con gli standard del settore. Il cast di The Morning Show da solo è costato ad Apple TV+ la bellezza di 50 milioni di dollari.

Il servizio di streaming sta riducendo i budget destinati ai contenuti per competere con il suo principale concorrente, Netflix, e questo è uno dei motivi del taglio delle spese.

Attualmente, Apple TV+ copre solo lo 0,2% degli spettatori televisivi degli Stati Uniti, mentre Netflix mantiene un solido 8%, determinando un notevole squilibrio nella guerra dello streaming.

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