Dettagli delle controverse accuse di “marketing Sajaegi” e “manipolazione dei grafici” dei BTS rivelati in documenti giudiziari

I riflettori sono stati puntati ancora una volta sui BTS, fenomeni del K-Pop, a causa dei recenti sviluppi, mentre riemergono precedenti accuse di “manipolazione delle classifiche” e “marketing illegale”.

La controversia nasce da un precedente conflitto legale che coinvolgeva BIGHIT MUSIC, la società di gestione dei BTS, e un individuo denominato “Mr. R.”Ciò ha sollevato dubbi sulla classifica del gruppo e sulle tattiche promozionali.

BTS
BTS (Foto: Instagram)

Comprendere l’estorsione e il sospetto in un contesto legale

La saga è iniziata nell’agosto 2017 quando il signor A è stato riconosciuto colpevole di estorsione congiunta di pagamenti minacciando di rivelare informazioni sul presunto marketing illegale.

Nonostante le smentite di BIGHIT MUSIC, sono stati sollevati sospetti sul potenziale coinvolgimento dei BTS in pratiche di marketing illegali, come la manipolazione delle classifiche.

“Le attività di marketing menzionate nelle minacce di estorsione del criminale erano semplicemente le sue stesse affermazioni, e quello che lui chiamava marketing non convenzionale era in realtà il marketing virale online standard. Le affermazioni del signor A non hanno alcun collegamento con i contratti pubblicitari e promozionali che aveva con la nostra azienda. I danni finanziari sono stati inavvertitamente subiti durante i tentativi personali di proteggere l’immagine dell’artista.

In quanto vittime delle minacce, abbiamo immediatamente denunciato l’accaduto e abbiamo partecipato attivamente al procedimento investigativo. Il risultato è che se diventa comune per i media danneggiare l’immagine di un’azienda riportando come fatti le accuse unilaterali di cattiva condotta aziendale durante tali casi di estorsione, nessuna società di intrattenimento sarà in grado di opporsi con orgoglio a tali minacce in futuro”.

– MUSICA GRANDE

BIGHIT MUSIC ha continuamente confutato ogni addebito, affermando che le accuse mosse dal Sig. A erano infondate.

Sostengono che le perdite finanziarie subite non sono state il risultato di tattiche di marketing illegali, ma piuttosto una conseguenza involontaria dei loro sforzi per salvaguardare la reputazione dell’artista.

Prove contraddittorie: discrepanze tra le note del tribunale

Nonostante le recenti rivelazioni, il quadro generale rimane invariato.

La corte ha sottolineato le prove che suggeriscono che il signor A e i suoi complici hanno raccolto informazioni sulle attività di marketing illecite svolte dall’agenzia dei BTS, mettendo in dubbio la credibilità delle dichiarazioni di BIGHIT MUSIC.

L’avvocato No Jong Eun ha riconosciuto il riconoscimento da parte della corte di “marketing illegale” e ha sottolineato l’importanza di distinguere tra marketing virale legale e presunte pratiche illecite in questo caso.

Il “marketing illegale” a cui si fa riferimento in questo caso significa “marketing sajaegi” e la corte ha riconosciuto questo fatto nella sua sentenza. Definire “sajaegi” come marketing virale non è diverso dal definire legali le pratiche illegali. Non esiste alcun precedente legale per la sanzione penale del marketing sajaegi, ma la sentenza nel caso del signor A indica chiaramente che era presente. – No Jong Eun

Risposta e conseguenze: HYBE annuncia azioni legali

Alla luce delle accuse, HYBE, la società madre di BTS, ha dichiarato l’intenzione di adottare misure legali.

BIGHIT MUSIC continua a opporsi a qualsiasi tentativo organizzato di danneggiare la reputazione del gruppo, come credono che sia.

Nonostante le accuse di manipolazione delle classifiche e marketing illegale, l’ascesa alla fama dei BTS nel settore K-Pop viene messa in discussione per la sua integrità.

Nonostante i procedimenti legali in corso, il futuro del gruppo di ragazzi di fama mondiale rimane incerto.

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