Il 19 giugno, il governo coreano ha annunciato il suo piano di diventare una delle “quattro maggiori potenze mondiali nei contenuti” entro il 2027.
Seguendo questo approccio, Jeon Byeong-geuk, primo Vice Ministro della Cultura, dello Sport e del Turismo in Corea, ha dichiarato: “Il nostro obiettivo è trovare il prossimo ‘Parassita’ industrializzando il mercato cinematografico e supportando l’intero processo di sviluppo musicale per piccoli e grandi talenti. agenzie di medie dimensioni”.
Man mano che l’articolo prendeva piede, sia i fan dei BTS che il pubblico in generale esprimevano la loro insoddisfazione per l’etichetta “i prossimi BTS”, scatenando un’ondata di critiche.
Nello specifico, i fan dei BTS hanno sottolineato che gli stessi membri dei BTS hanno riconosciuto che non ci sarà un altro gruppo come i BTS.
Yoongi ha detto “non ci saranno i prossimi BTS”, quindi non ci saranno mai dei ‘prossimi BTS’. pic.twitter.com/gfROgtg45s
— NOOR♡ (@nwrsly10) 19 giugno 2024
D’altro canto, alcuni individui hanno sostenuto che usare il termine è irrispettoso nei confronti degli altri artisti K-pop attualmente attivi, poiché implica che non abbiano raggiunto lo “standard BTS” a cui mira il governo.
Il fatto che stiano ancora cercando il prossimo BTS è uno schiaffo ai gruppi Kpop attivi perché in pratica stai dicendo loro che non sono riusciti a raggiungere lo “Standard BTS” e qualunque cosa facciano, non sarà mai abbastanza buono per i livelli più alti. up e governo. https://t.co/wjTIMS35Lh
– Ombra errante (@shadow_twts) 19 giugno 2024
Nel complesso, è ampiamente riconosciuto che i BTS sono un’entità distinta, ed è importante che i funzionari governativi si astengano dallo sfruttare il nome del gruppo per i loro discorsi eccessivamente abbelliti.
La fonte delle informazioni è Krb, come affermato nell’articolo di Naver (https://n.news.naver.com/article/052/0002049920?cds=news_my).
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