Elon Musk risponde alle accuse di un proxy che gioca a Path of Exile per suo conto

Elon Musk risponde alle accuse di un proxy che gioca a Path of Exile per suo conto

Elon Musk ha recentemente affrontato le accuse sempre più diffuse che circondano la sua abilità nei videogiochi in Path of Exile 2 , dando vita a un’affascinante discussione sull’autenticità e le prestazioni nel gaming online.

La controversia è iniziata quando Musk, che ha notoriamente raggiunto il primo posto in Diablo 4 dopo aver completato in modo impressionante un Pit di livello 150 in meno di due minuti, ha dovuto affrontare domande sulla sua competenza in Path of Exile 2. Lo streamer di Twitch e analista esperto Quin69 ha esaminato attentamente il gameplay di Musk, evidenziando lacune significative nelle sue conoscenze che sembravano incoerenti con il suo alto livello di account.

Dopo aver esaminato le tecniche di Musk, Quin69 ha ipotizzato che l’imprenditore miliardario stesse potenzialmente usando le competenze di qualcun altro per migliorare la sua esperienza di gioco. Questa affermazione è stata ripresa dal collega streamer Asmongold, che ha dichiarato che si sarebbe impegnato per un anno intero di streaming sulla piattaforma X se Musk avesse potuto convalidare che lui solo aveva raggiunto il livello 97 sul suo account.

Elon Musk risponde alle accuse di Path of Exile 2

Durante una trasmissione in diretta dal Mar-a-Lago Club di Donald Trump il 15 gennaio, Musk ha affrontato direttamente le affermazioni. Quando uno spettatore ha sollevato l’idea di un “autista cinese” per il suo account Path of Exile , ha ammesso di aver arruolato assistenza in modo giocoso.

Musk ha ammesso, “Sì, il suo nome è Yilongma ed è incredibile. Mi affido a lui per tutto”, mostrando sia il suo umorismo che un pizzico di verità dietro la controversia.

Dopo i suoi commenti, Musk ha citato una clip condivisa dal famoso account ‘Autism Capital’, dove ha proclamato con umorismo il suo affetto per il suo “alter ego cinese”. Sebbene questa risposta possa non aver soddisfatto i puristi in cerca di una discussione seria sul fair play, ha indirettamente confermato che Musk ha effettivamente chiesto a qualcun altro di contribuire a far salire di livello il suo personaggio.

È interessante notare che questa ammissione arriva dopo che Musk ha annunciato la sua intenzione di creare uno studio di giochi di intelligenza artificiale con l’obiettivo di reinventare le esperienze di gioco e ha avviato conversazioni sulla potenziale acquisizione di Hasbro per i diritti di Dungeons & Dragons .

Questa narrazione in evoluzione solleva interrogativi sull’autenticità nel gioco e sulle aspettative riposte nei confronti dei giocatori di alto profilo nel panorama competitivo.

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