L’ex presidente di Blizzard critica Xbox per la mancanza di giochi di successo e skin da 18 $

L’ex presidente di Blizzard Mike Ybarra critica Xbox per la mancanza di titoli esclusivi e sollecita sia Sony che Microsoft a smettere di promuovere skin e battle pass costosi.

Nonostante i loro sforzi, l’incapacità di Xbox di produrre giochi popolari ha continuato a rappresentare uno svantaggio significativo nella battaglia delle console, portando infine alla vittoria di Sony PlayStation grazie ai suoi accordi esclusivi.

Dopo aver appreso che il rinvio dell’uscita di Black Myth: Wukong su Xbox era dovuto a un accordo di esclusività con Sony e non a problemi tecnici, l’ex presidente di Blizzard, Mike Ybarra, ha commentato che se fosse stato al posto di PlayStation, avrebbe sfruttato la situazione, intravedendo un’opportunità di successo.

Secondo un post di X che discuteva di esclusività, è stato affermato che per dominare il salotto, avere successi esclusivi è fondamentale in quanto serve sia come piattaforma che come prospettiva di gioco. Sony ha una comprovata esperienza nel creare e selezionare successi di successo da rendere esclusivi.

Ciò ha portato alcuni a suggerire che Sony abbia commesso un errore nel dare priorità ai giochi live-service come Concord. L’eroe sparatutto non è riuscito a raggiungere i 700 giocatori il giorno del lancio nonostante fosse in fase di sviluppo da otto anni.

Ybarra ha consigliato a Sony di riconsiderare il suo approccio all-in e ha espresso preoccupazione per il fatto che i giocatori potrebbero stancarsi di certe tendenze nei giochi con servizi live, in particolare per quanto riguarda i loro metodi di monetizzazione.

Secondo lui, i giocatori si stanno stancando dei battle pass e delle skin che costano 18 dollari.

Microsoft ha fatto un notevole acquisto di Activision-Blizzard per la sbalorditiva cifra di 68 miliardi di $, acquisendo franchise popolari come Call of Duty e Overwatch che offrono pass di battaglia in-game e skin costose. Molti giocatori hanno espresso la loro insoddisfazione per i prezzi elevati di questi articoli cosmetici, spesso usando i social media e altre piattaforme per criticare le tattiche di prezzo “squallide”.

Nel gennaio 2024, l’ex presidente di Blizzard ha lasciato l’azienda a causa dell’acquisizione da parte di Microsoft e della decisione di licenziare circa 1.900 dipendenti.

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