Un ex dipendente di Activision ha fatto luce sul crescente problema degli imbrogli nei titoli di Call of Duty , in particolare in Warzone e Black Ops 6. Attribuisce l’allarmante aumento delle attività di imbroglio al ciclo di rilascio annuale del franchise, che crea sfide uniche per il mantenimento dell’integrità del gioco.
Nonostante l’introduzione del sistema anti-cheat RICOCHET personalizzato da parte di Activision, la battaglia contro i cheater persiste, intensificandosi con il lancio dell’ultima puntata di Call of Duty . Questo continuo dilemma dei cheater ha allontanato numerosi giocatori, tra cui importanti streamer, indicando un calo significativo della base di giocatori del franchise.
La spiegazione semplicistica dietro i guai dell’imbroglio
Justin Taylor, ex Senior Director of Digital Marketing di Activision, ha recentemente condiviso approfondimenti sul suo periodo in azienda e sui fattori che contribuiscono all’attuale panorama degli imbrogli. “Se volete sapere perché Call of Duty ha così tanti problemi di hacking in più rispetto a qualsiasi altro gioco, ve lo dico. Ho lavorato in Activision per quattro anni”, ha scritto su X (ex Twitter).
Sebbene il ruolo di Taylor non abbia coinvolto direttamente lo sviluppo tecnico del gioco, le sue osservazioni riflettono una prospettiva critica. Indica il ciclo di rilascio annuale come il principale colpevole. “Super semplice. Hai tre studi (Sledgehammer, Infinity Ward, Treyarch) che non vogliono lavorare insieme, che fondamentalmente ripartono da zero sul gioco ogni anno”, ha spiegato Taylor.
Se vuoi sapere perché Call of Duty ha così tanti problemi di hacking in più rispetto a qualsiasi altro gioco, te lo dico. Ho lavorato in Activision per 4 anni. Super semplice. Hai 3 studi (Sledgehammer, Infinity Ward, Treyarch) che non vogliono lavorare insieme, che fondamentalmente partono da zero… https://t.co/odNQ3ejpU9
— Justin Taylor (@TheSmarmyBum) 24 dicembre 2024
Questo lancio ciclico di nuovi titoli impedisce agli sviluppatori di creare un gioco coeso e in continuo miglioramento, simile a quanto si vede con titoli come Apex Legends , Fortnite e Valorant . Ogni anno, i giocatori si ritrovano con un gioco nuovo che non ha le rifiniture delle versioni precedenti, lasciando indietro significativi aggiustamenti tecnici.
Il problema si aggrava con ogni uscita di un nuovo titolo. Nel momento in cui il sistema RICOCHET è messo a punto per risolvere i problemi in una certa puntata, l’attenzione si sposta sulla produzione del prossimo gioco di Call of Duty . Questo ciclo perpetuo mina gli sforzi in corso per sradicare efficacemente gli imbrogli.
Con **Black Ops 6**, l’epidemia di imbrogli è stata abbastanza convincente da alienare i giocatori precedentemente fedeli. Non è ancora chiaro se questa crisi in corso susciterà una reazione sostanziale da parte di Activision, ma la visibilità del problema è innegabile e continua ad avere un impatto significativo sul coinvolgimento dei giocatori.
Per maggiori dettagli, visita la fonte originale: Dexerto .
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