L’evoluzione di G-Dragon: dalla malinconia all’emancipazione
Dal suo debutto da solista nel 2009, G-Dragon ha trascorso 15 anni esplorando le complessità delle sue emozioni attraverso la musica. Nel suo ultimo singolo, “POWER”, mostra una prospettiva trasformata che contrasta nettamente con i lavori precedenti caratterizzati dalla disperazione, segnando la sua ascesa come artista più sano e resiliente.
Un ritorno trionfale dopo 88 mesi
Dopo un’assenza di 88 mesi dalla scena musicale, “POWER” di G-Dragon è rapidamente salito in cima alle classifiche in tempo reale su piattaforme nazionali popolari come Melon HOT100. I testi svolgono un ruolo cruciale in questo risultato, mostrando il suo viaggio verso l’amor proprio di fronte all’implacabile controllo dei media e alla critica pubblica.
Riflessioni sulla solitudine e l’identità
Nel corso della sua carriera, G-Dragon ha affrontato candidamente temi di solitudine e identità. Il suo album di debutto del 2009, “Heartbreaker”, contiene la toccante traccia “A Boy”, dove canta, “Col passare del tempo, la mia solitudine è cresciuta / Il senso del dovere è stato il fardello più pesante per me”. Tali testi risuonano profondamente negli ascoltatori che hanno seguito la sua evoluzione sin dai suoi primi giorni.
Nella hit dei Bigbang del 2012 “Still Alive”, G-Dragon affrontò coraggiosamente le dure voci che lo circondavano. Proclamò, “Potrei sembrare che stia morendo, ma non morirò / Non sfuggirò agli occhi degli altri e non mi nasconderò”. Attraverso questi testi, mise a nudo le sue lotte con la percezione pubblica, esprimendo al contempo una ferma determinazione a rimanere autentico.
Affrontare le sfide degli anni Trenta
Nel 2017, entrando nei suoi trent’anni, G-Dragon ha cercato di affrontare i suoi sentimenti di isolamento attraverso il suo EP “Kwon Ji Yong”. Nella traccia introduttiva, “INTRO. Kwon Ji Yong (Middle Fingers-Up)”, ha rivelato la sua tendenza a ritirarsi dalla società come meccanismo protettivo. Questi sentimenti si sono trasferiti in canzoni come “SUPER STAR”, dove ha espresso il vuoto che accompagnava il suo sogno d’infanzia di fama.
G-Dragon ha chiarito che le sue tribolazioni emotive sono ben lungi dall’essere una mera esibizione. Durante un’apparizione su “You Quiz on the Block” di tvN, ha condiviso: “Ho vissuto come tirocinante o come G-Dragon per oltre 20 anni, ma come Kwon Ji-yong solo per 4~5 anni. Non sapevo nemmeno chi fossi”. Ha dichiarato candidamente che, nonostante i suoi successi professionali, ha lottato per trovare la felicità personale.
Riscoperta e potenziamento in “POWER”
Dopo la sua pausa di sette anni, G-Dragon sembra aver riscoperto il suo vero sé. Pubblicato il 31 ottobre, il suo ultimo singolo “POWER” contiene il messaggio incoraggiante, “Sono libero / Sono bello solo essendo me stesso”. Questa dichiarazione simboleggia la sua forza e sicurezza, un netto distacco dal peso emotivo dei suoi lavori precedenti.
Parlando della canzone, G-Dragon ha osservato: “La musica è la mia forza e questa traccia trasmette le complessità associate all’influenza dei media”. Ha sottolineato che, sebbene un tempo fosse confuso, da allora è andato oltre quella fase. Il suo impegno per la cura di sé ha trasformato sia il suo aspetto che la sua mentalità, segnando un nuovo capitolo nella sua vita.
Un nuovo suono: fiducia nella sua voce
A differenza delle precedenti uscite in cui G-Dragon infondeva sfumature R&B per descrivere dolcemente le sue lotte contro la depressione, “POWER” è caratterizzato da una robusta esecuzione vocale e una produzione dinamica, evidenziata da una pesante linea di basso e riff accattivanti. Ciò segna un’evoluzione significativa nella sua arte dal suo debutto da solista.
Eredità e impatto duraturo
Nonostante abbia lanciato la sua carriera 18 anni fa, l’influenza di G-Dragon perdura, con i fan che celebrano il suo ritorno come “il ritorno di un re”. La sua narrazione autentica e il suo stile distintivo hanno consolidato il suo posto nell’industria musicale, colmando il divario tra gli anni 2000 e 2020 e affermandolo come una figura duratura nella musica contemporanea.
Fonte: Naver
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