La squadra di Jake Paul ha risposto ufficialmente alla sfida lanciata dal leggendario pugile Carl Froch, che ha espresso il desiderio di salire sul ring per beneficenza dopo anni di tira e molla.
Da quando si è avventurato nell’arena della boxe, Jake Paul ha attirato l’attenzione e le critiche di varie fonti, tra cui fan, analisti, combattenti attivi e campioni in pensione. Ognuno ha esaminato diversi aspetti delle sue credenziali di pugilato.
Tra questi importanti critici, l’ex campione dei pesi supermedi WBA e IBF Carl Froch è stato particolarmente esplicito. Froch ha spesso messo in dubbio l’autenticità degli incontri di Paul e ha persino suggerito una sfida unica, offrendosi di combattere con una mano legata dietro la schiena.
A 47 anni, Froch ha continuato a esprimere a voce le sue sfide a Paul, minacciandolo di recente sul suo canale YouTube dicendo che avrebbe potuto porre fine alla sua carriera pugilistica con “un solo pugno”.
Affrontare la sfida che avrebbe messo fine alla carriera di Carl Froch
In una recente dichiarazione, Froch ha manifestato la sua disponibilità a combattere per beneficenza, contrapponendo le sue intenzioni a quelle dei combattenti che sembrano concentrati principalmente sul guadagno economico.
Nakisa Bidarian, manager e partner di Jake Paul, ha risposto alle minacce di Froch parlando con SunSport . Ha affermato: “Certo, Carl, presentati con un’offerta sensata, visto che stai comunque lottando per beneficenza, ed è chiaro che intendi donare il 100 percento dei tuoi guadagni in beneficenza”.
Ha poi aggiunto: “Presentatevi con un’offerta seria per MVP e Jake Paul, che hanno il più alto numero di spettatori nello sport, e saremo aperti a una conversazione”.
Froch ha perseguito con insistenza uno scontro con Jake Paul, nonostante il suo nome non comparisse nella rosa di potenziali avversari di fine anno di Paul. Questa lista includeva personaggi di spicco come Conor McGregor, KSI, Tommy Fury, Ryan Garcia e Floyd Mayweather.
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