
Il 7 marzo, Jennie delle BLACKPINK ha fatto scalpore nell’industria musicale con il lancio del suo album di debutto, RUBY. L’album, che contiene un totale di 15 tracce e mette in mostra collaborazioni con sei artisti internazionali, è caratterizzato da una produzione eccezionale di alto livello sia nella musica che nella presentazione visiva. In RUBY, Jennie articola una profonda narrazione personale, che riflette la sua evoluzione artistica dopo quasi un decennio di successi nella scena K-pop globale.
Acclamazione della critica dalle principali pubblicazioni musicali
A più di una settimana dalla sua uscita, RUBY continua a risuonare, raccogliendo risposte entusiaste da fan e critici. Riviste musicali internazionali stimate hanno inondato l’album di recensioni positive: Rolling Stone gli ha assegnato un punteggio di 3, 5 su 5, mentre NME gli ha assegnato un encomiabile 4 su 5, salutandolo come un debutto audace e sicuro. Clash Music ha persino assegnato a RUBY uno stellare 9 su 10, elogiando la bravura vocale di Jennie come rapper principale delle BLACKPINK.

Inoltre, il sito web dei Grammy ha riconosciuto RUBY come un brano da ascoltare assolutamente a marzo, inserendolo accanto ad altre uscite degne di nota come MAYHEM di Lady Gaga.
Punteggio storico ottenuto da Pitchfork
La recensione più attesa è stata quella di Pitchfork, rinomato per le sue rigorose valutazioni della musica. Il 12 marzo, la piattaforma ha recensito RUBY, assegnandogli un punteggio impressionante di 7.1, una valutazione che ha suscitato gioia tra i fan.
Nella sua valutazione, Pitchfork ha osservato come l’acclamazione globale delle BLACKPINK abbia influenzato il percorso musicale del gruppo, a volte dando vita a tracce prive di autenticità e eccessivamente adatte al pubblico occidentale. La recensione ha notato che i precedenti tentativi da solista di Rosé (intitolato rosie ), Lisa (con il suo album Alter Ego ) e Jisoo (presente in Amortage ) non presentavano un’identità artistica coesa. In netto contrasto, RUBY di Jennie ha mostrato una notevole ambizione sia nella produzione che nella scrittura delle canzoni. La recensione ha concluso: “Se JENNIE ha l’identità musicale individuale più solida del quartetto, è perché le sue canzoni hanno un elemento cruciale che manca alle altre: suonano bene”.

Il critico Joshua Minsoo Kim ha elogiato RUBY per le sue tracce ricche e attentamente composte, ciascuna delle quali offre un coinvolgente viaggio sonoro. Tuttavia, Pitchfork ha anche evidenziato alcune critiche riguardanti lo stile di performance di Jennie.”JENNIE eccelle in queste tracce perché sa come giocare la partita”, ha affermato la recensione, paragonandola a Rihanna, che ha dovuto affrontare critiche simili per le sue performance percepite come pigre. Tuttavia, Kim ha riconosciuto il suo carisma e il suo fascino stiloso, che potrebbero elevare produzioni minori.
Tra le tracce più notevoli identificate c’erano Handlebars e Damn Right, quest’ultima con la produzione di Mike WiLL Made-It, caratterizzate come gli elementi più accattivanti di RUBY. Al contrario, canzoni come Twin (una ballata acustica criticata per i testi vaghi), Seoul City (considerata poco brillante) e Start a War (una traccia dolce che riecheggiava SZA ma cadeva a terra) sono state notate tra le offerte più deboli dell’album.
Un traguardo straordinario per un solista K-Pop
La recensione di Pitchfork ha rapidamente guadagnato popolarità nei forum musicali, con i fan di Jennie che si sono rallegrati del suo successo. Sono meno gli artisti K-pop che hanno ricevuto punteggi superiori a 7 da Pitchfork; una lista prestigiosa che include BTS, f(x), NewJeans, Red Velvet, Seo Taiji & Boys e TWICE. In particolare, RUBY ha superato i precedenti progetti delle BLACKPINK, Kill This Love (6.2) e Born Pink (6.5).

Sorprendentemente, Jennie detiene ora la valutazione più alta su Pitchfork per qualsiasi artista solista K-pop, eclissando quella di Rosé, Rosie, che aveva una valutazione di 5, 5.
In un colpo di scena, Joshua Minsoo Kim ha scatenato un vivace dibattito su Twitter con i fan di Lisa, sottolineando la soggettività delle recensioni musicali e l’impatto del gusto personale sulle valutazioni degli album.

In un ulteriore importante risultato, il 12 marzo Jennie è diventata la solista K-pop femminile più ascoltata su Spotify, accumulando ben 3, 609 miliardi di streaming in tutta la sua musica. L’uscita di RUBY, con la sua consistente raccolta di 15 tracce, ha notevolmente rafforzato le sue cifre di streaming. Con l’album che sta riscuotendo un successo duraturo, i fan prevedono all’orizzonte altri traguardi da record.
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