Johnny Somali affronta accuse antiterrorismo dopo la minaccia di bomba sudcoreana

Johnny Somali affronta accuse antiterrorismo dopo la minaccia di bomba sudcoreana

Johnny Somali: potenziali accuse di terrorismo incombono dopo azioni controverse in Corea del Sud

Johnny Somali, il cui vero nome è Ramsey Khalid Ismael, affronta gravi ripercussioni legali poiché gli è ancora vietato lasciare la Corea del Sud. Questo controverso streamer ha scatenato l’indignazione sin dal suo arrivo nel paese a causa della sua ripetuta mancanza di rispetto per la cultura locale.

I problemi legali si intensificano

Attualmente, Somali è accusato di aver ostacolato le operazioni commerciali a causa di un incidente caotico in un punto vendita 7-Eleven. Tuttavia, questa accusa rappresenta solo una frazione di una crescente lista di reati segnalati sotto inchiesta. Le sue recenti azioni hanno suscitato allarme, con molti osservatori che mettono in dubbio la sua condotta in un paese straniero.

Ultimo incidente: comportamento inquietante nella metropolitana

L’evento più allarmante, evidenziato da YouTuber Legal Mindset , riguarda un video inquietante in cui Somali è stato visto usare una funzione di sintesi vocale (TTS) che annunciava ripetutamente “Ho una bomba”, mentre utilizzava la metropolitana di Seoul. Questo comportamento potrebbe portare a violazioni sia del Railway Act che delle leggi antiterrorismo, come notato nella successiva copertura dell’incidente.

Rivolgendosi ai passeggeri, Somali ha espresso rammarico, dicendo: “Mi dispiace. Ci sono dei bambini qui, fratello”. Tuttavia, l’incidente solleva dubbi sul fatto che si sia trattato semplicemente di uno scherzo orchestrato dai suoi spettatori, che spesso finanziano commenti da leggere ad alta voce tramite TTS.

Gestire le controversie

In seguito, Somali ha ricevuto ulteriori donazioni, spingendo l’inno nordcoreano a essere riprodotto dal suo stream. Questo comportamento, specialmente in un paese sensibile a tali argomenti a causa della sua situazione geopolitica, ha portato a un maggiore controllo da parte delle autorità.

Incidenti precedenti e indagini in corso

Non è la prima volta che l’uso di TTS da parte di Somali lo mette nei guai. In precedenza, ha dovuto affrontare reazioni negative in Giappone per aver trasmesso minacce di bomba e commenti denigratori diretti al Primo Ministro giapponese, che hanno portato a una significativa risposta della polizia.

Mentre Somali affronta queste sfide legali, potrebbe affrontare fino a sette anni di prigione in più per aver presumibilmente utilizzato la tecnologia AI deepfake per raffigurarsi in modo inappropriato con un altro streamer, bongbong. Nonostante le sue affermazioni di sicurezza riguardo alla sua libertà e i piani di tornare negli Stati Uniti, l’esito potrebbe cambiare drasticamente con i prossimi procedimenti giudiziari.

La comunità osserva attentamente l’evolversi degli eventi, riflettendo sul continuo intreccio tra cultura dello streaming e responsabilità legale in un mondo sempre più globalizzato.

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