American Psycho di Luca Guadagnino: perché il nuovo adattamento oscurerà il sequel di “Garbage”

American Psycho di Luca Guadagnino: perché il nuovo adattamento oscurerà il sequel di “Garbage”

Luca Guadagnino è pronto a dare una nuova prospettiva al controverso romanzo di Bret Easton Ellis, con grande costernazione di alcuni fan. Tuttavia, è probabile che questo adattamento superi di gran lunga il mal accolto *American Psycho* con Mila Kunis del 2002.

Chiariamo una cosa: la versione di Guadagnino di *American Psycho* non è solo un semplice remake. I report suggeriscono che la sua versione presenterà un’interpretazione unica della storia agghiacciante, il che significa una nuova rappresentazione delle violente scappatelle di Patrick Bateman.

Pubblicato originariamente nel 1991, il romanzo di Ellis sconvolse i lettori con le sue brutali illustrazioni di violenza perpetrate dal serial killer Patrick Bateman. L’adattamento cinematografico, diretto da Mary Harron, debuttò nel 2000 con Christian Bale nel ruolo del sociopatico banchiere d’investimento, dimostrando che il cosiddetto libro “non filmabile” era effettivamente fattibile per il grande schermo.

Sebbene l’annuncio del possibile adattamento di Guadagnino abbia acceso i dibattiti sulle piattaforme dei social media, è certo che eviterà l’infamia associata al ” triste ” *American Psycho 2*.

Se non conoscete il sequel, c’è una ragione valida: era un progetto che non avrebbe mai dovuto vedere la luce. Uscito nel 2002 come film direct-to-video, *American Psycho 2* vedeva Mila Kunis nei panni di una studentessa universitaria omicida.

Il sequel poco brillante inizia con una versione giovane del personaggio di Kunis che pone fine alla vita di Patrick Bateman dopo che lui uccide la sua babysitter, il che alimenta il suo successivo desiderio di violenza. Il film si svolge poi come un tipico film slasher, privo di qualsiasi reale collegamento con la narrazione di *American Psycho*.

Originariamente, la sceneggiatura si intitolava *The Girl Who Wouldn’t Die*, e non aveva alcun legame con il franchise di *American Psycho*. Tuttavia, una volta iniziata la produzione, furono inserite alcune scene che alludevano a Bateman, consentendogli di passare per un sequel.

Kunis ha persino espresso il suo rammarico durante un’intervista del 2005 con MTV, affermando: “Quando ho fatto il secondo, non sapevo che sarebbe stato *American Psycho II*. Doveva essere un progetto separato, e alla fine è stato rimontato. Ma, oh… non lo so. Era pessimo”.

Non sorprende che il risultato sia stato meno che stellare. Il film, che avrebbe potuto essere uno slasher mediocre di per sé, è ora criticato come un passo falso significativo (ha un punteggio di appena l’11% su Rotten Tomatoes) o, peggio ancora, è completamente svanito dalla memoria.

Per ulteriori approfondimenti, scopri quale uccisione in *Terrifier 3* trae ispirazione dalla scena più inquietante di *American Psycho*.

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