La vera forma di Mahito in Jujutsu Kaisen potrebbe contenere la chiave per svelare la natura fondamentale di tutte le maledizioni, poiché è profondamente intrecciata con le paure e le emozioni che danno vita agli spiriti maledetti.
Questa affermazione sembra gettare luce sulle caratteristiche della sua origine. Questo cambiamento implica che la forma definitiva di Mahito potrebbe non essere esclusiva, ma piuttosto una rappresentazione dell’aspetto dominante di tutti i formidabili spiriti maledetti, esponendo la loro essenza intrinseca e genuina.
Jujutsu Kaisen: comprendere la vera natura degli spiriti maledetti
Esaminando il design di numerose maledizioni, diventa evidente uno schema ricorrente: molte possiedono caratteristiche simili, tra cui sorrisi smaglianti, bocche prominenti e strane squame al posto degli occhi. Questa sorprendente somiglianza implica che questi tratti possano incarnare l’aspetto per eccellenza di una vera maledizione, una convinzione rafforzata dal caso di Mahito e dalla sua vera forma.
La somiglianza di Hanami, la forma evoluta di Dagon e persino di Rika con la vera forma di Mahito è impressionante. Sebbene Jogo possa sembrare diverso, c’è una certa coerenza nel suo aspetto.
Nonostante sia potente, l’aspetto di Jogo, che differisce dagli altri, potrebbe simboleggiare una maledizione che rappresenta una paura che si è evoluta o è diminuita nel tempo. Il fuoco è da tempo una paura profondamente radicata nella nostra coscienza collettiva, rendendolo una delle paure più antiche e primordiali dell’umanità. Il design di Jogo potrebbe riflettere questo antico terrore e la sua presa su di noi.
Jujutsu Kaisen: Caratteristiche comuni tra le vere forme degli spiriti maledetti di grado speciale
Queste entità sono legate tra loro dalla loro categorizzazione come maledizioni di grado speciale, note per essere tra le più formidabili in assoluto. Secondo la teoria, man mano che una maledizione acquista forza, il suo aspetto si evolve gradualmente per corrispondere alla “forma di maledizione predefinita”.
La storia di Mahito aggiunge una dimensione accattivante a questa teoria. Consumato dal desiderio di trasformarsi in una vera maledizione, Mahito contemplava spesso l’essenza del suo essere e il significato di abbracciare la sua natura simile a una maledizione. Questa fissazione raggiunse il suo apice quando riuscì a lanciare con successo un Black Flash su Yuji, proclamando di aver raggiunto la “vera forma della sua anima”.
Mahito trasformò la sua anima, abbandonando completamente ogni residuo della sua umanità e trascendendo la maledizione umana per entrare in una forma di maledizione più profonda e autentica.
La metamorfosi di Mahito implica che egli abbia rivelato l’aspetto sottostante di una maledizione, libero dalla paura particolare che le ha dato origine. Superando le sue origini come manifestazione del terrore dell’umanità, Mahito si è trasformato in una manifestazione della vera natura delle maledizioni, forse chiarendo perché la sua forma definitiva abbia una sorprendente somiglianza con altre maledizioni di grado speciale.
Questa teoria suggerisce anche che man mano che una maledizione diventa più forte, perde gli attributi specifici associati alla sua paura originale e si trasforma in una forma più generica. Di conseguenza, la ricerca di Mahito di diventare una vera maledizione potrebbe aver involontariamente rivelato la forma definitiva a cui tutte le maledizioni potenti aspirano man mano che aumentano di forza.
Osservazioni conclusive
Secondo la teoria, le maledizioni più potenti, note come gradi speciali, spesso condividono somiglianze con questa forma predefinita. Ciò è ulteriormente evidente nella vera forma di Mahito, poiché abbandona le sue origini per incarnare la forma definitiva di una maledizione.
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