La conclusione di Jujutsu Kaisen di Gege Akutami ha lasciato i fan sbalorditi in molti modi, ma uno dei momenti più sorprendenti è stato l’inaspettato ritorno di Mahito. Prima della sua scioccante conversazione con Ryomen Sukuna dopo la scomparsa del Re delle Maledizioni, non c’erano indicazioni che Mahito fosse ancora vivo o avesse un qualche significato nella storia.
Questa ripresa della trama non è stata semplicemente un colpo di scena; ha introdotto alcune implicazioni critiche, in particolare per quanto riguarda il futuro dell’amato personaggio Nobara Kugisaki, soprattutto dopo gli eventi del finale della serie. Mentre i fan potrebbero non assistere a questi sviluppi, il suggerimento che Nobara potrebbe non raggiungere un lieto fine aleggia nell’aria.
Il ritorno di Mahito in Jujutsu Kaisen implica che resiste alle sue vittime, tra cui Nobara
L’implicazione cruciale derivante dalla ricomparsa di Mahito indica che potrebbe persistere nelle anime delle sue vittime sopravvissute. Ciò è presumibilmente dovuto al “residuo” che lascia dietro di sé negli individui con le cui anime ha interagito. Inoltre, la sua conversazione con Sukuna può essere ricondotta all’interazione di Mahito con l’anima di Sukuna durante l’arco di Vs. Mahito, suggerendo che frammenti dell’essenza di Mahito rimangono in coloro che sono stati sottoposti alla sua tecnica di Trasfigurazione inattiva.
Tuttavia, questo elemento è probabilmente rilevante solo per pochi eletti, poiché la maggior parte degli individui colpiti dalla Tecnica Maledetta di Mahito sono stati trasformati in esseri mostruosi che alla fine sono morti. Sebbene ci sia una piccola possibilità che alcuni Umani Trasfigurati possano essere ancora vivi e nascosti nell’ombra, sembra altamente improbabile. Di conseguenza, il numero di individui colpiti dalle abilità uniche di Mahito è piuttosto limitato.
La gravità di questo fatto è sottolineata dalle osservazioni conclusive di Mahito nella serie, dove afferma di essere “l’unico [unico] rimasto” tra i principali Spiriti Maledetti. Questa affermazione allude alla sua continua esistenza, nonostante sia stato assorbito e utilizzato come arma da Kenjaku durante i momenti culminanti dell’Arco dell’incidente di Shibuya.
In questo contesto, è degno di nota che Nobara Kugisaki si distingua come l’unica persona tra le vittime di Mahito che è sopravvissuta, ha mantenuto la sua coscienza e ha mantenuto il suo corpo intatto. Casualmente, o forse no, Nobara possiede una Tecnica Maledetta che ha un’influenza sulle anime degli altri, ma a differenza del metodo di Mahito, la sua opera attraverso il tocco della sua Energia Maledetta piuttosto che tramite l’interazione diretta con l’anima.
Data la sua posizione unica come unica sopravvissuta delle vittime di Mahito con questa caratteristica specifica, sorge la possibilità che possa diventare un mezzo per lui in un modo analogo a Yuji Itadori e Sukuna. Anche se frammenti dell’essenza di Mahito indugiano altrove come fanno le dita di Sukuna, è plausibile che Nobara ospiti l’anima primaria di Mahito, rispecchiando il modo in cui Yuji contiene l’essenza di Sukuna. Questo scenario potrebbe essere paragonato ai Cursed Womb Death Paintings, che erano ibridi di umani e spiriti maledetti.
Inoltre, se altri aspetti dell’anima di Mahito esistono e lui riesce a costringere Nobara a entrare in contatto con loro, potrebbe persino prendere il controllo del suo corpo. Questa situazione riecheggia la dinamica tra Yuji e Sukuna, dove Sukuna è stato in grado di sopraffare Yuji una volta che la forza della sua anima ha raggiunto una soglia particolare.
La potenziale armonia tra le loro Tecniche Maledette e la probabilità che Mahito accresca i suoi poteri gli fornirebbero ampia motivazione per perseguire questa linea d’azione.
Considerazioni conclusive
Per ora, tutto questo rimane speculativo. Tuttavia, se Akutami dovesse prendere in considerazione la creazione di una serie successiva o scriverne una lui stesso, queste idee potrebbero presentare un’angolazione narrativa affascinante e accattivante da esplorare.
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