Mark Zuckerberg vuole che i creatori di contenuti utilizzino cloni di intelligenza artificiale

Mark Zuckerberg vuole che i creatori di contenuti utilizzino cloni di intelligenza artificiale

Mark Zuckerberg, CEO di Meta, immagina un futuro in cui i creatori di contenuti creeranno delle repliche AI ​​di se stessi.

Zuckerberg ha avuto una conversazione con Rowan Cheung, il proprietario di una pubblicazione incentrata sull’intelligenza artificiale. Cheung ha anche trascritto i punti chiave dell’intervista sul suo sito Web, che può essere trovato all’indirizzo https://www.therundown.ai/p/meta-releases-llama-405b.

La visione di Zuckerberg per il futuro dei creatori di contenuti e delle aziende include la possibilità di creare “agenti AI” personalizzati. Questi agenti sono versioni personalizzate di modelli linguistici che possono essere utilizzati per imitare un individuo o trasmettere il tono di un’azienda.

Il concetto di utilizzare un clone AI di te stesso o della tua azienda è quello di creare spazio per compiti aggiuntivi. Delegando responsabilità amministrative o banali all’agente, Zuckerberg prevede il potenziale per coinvolgere le comunità attraverso questo clone AI.

Sono convinto che presto si verificherà una svolta significativa, che consentirà ai creatori di integrare facilmente le proprie informazioni personali dai social media e di utilizzarle per formare sistemi in linea con i propri valori, obiettivi e traguardi.

“Una volta creato, gli individui avranno l’opportunità di interagire con esso, quasi come un manufatto artistico che consente varie forme di interazione”.

Meta lancia nuovi modelli di intelligenza artificiale Llama: ora guarda al futuro

L’intervista di Zuckerberg è in linea con il rilascio dell’ultimo modello di linguaggio AI di Meta, Llama 3.1. Il modello sarà disponibile in tre versioni: 405B, 70B e 8B.

Ognuna di queste opzioni ha parametri distinti, con 405B che rappresenta la scelta migliore per le sue capacità. 70B è noto per il suo rapporto costo-efficacia, mentre 8B è adatto per l’esecuzione su dispositivi di fascia bassa grazie al suo design leggero.

Zuckerberg abbraccia lo sviluppo open source per l’IA di Meta, rendendo tutti e tre disponibili per il download gratuito. Questo perché vuole che l’IA sia un mercato competitivo.

La nostra visione è quella di avere a disposizione una gamma diversificata di IA e servizi di IA, anziché un solo tipo di IA che domina il mercato.

“Ciò influenza notevolmente l’approccio open source e la roadmap del prodotto.”

L’obiettivo è che l’IA di Meta diventi la più utilizzata sul pianeta entro la fine dell’anno, garantendone l’accessibilità. Nella sua newsletter, Zuckerberg spiega che promuovere l’apertura è vantaggioso per Meta.

L’obiettivo principale del modello di business di Meta è creare esperienze e servizi di alta qualità che rispondano alle esigenze delle persone.

“Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale avere accesso continuo alla tecnologia più avanzata ed evitare di diventare dipendenti dall’ecosistema esclusivo di un concorrente, che potrebbe limitare il nostro sviluppo”.

Dall’introduzione di strumenti di generazione avanzata come Firefly e Stable Diffusion, l’IA ha dovuto affrontare notevoli critiche. Molti temono che sostituirà lavori, compresi quelli dei social media manager.

I fotografi sono già stati squalificati dalle competizioni e i creatori del Pokemon TCG devono esaminare attentamente le opere sospettate di essere state create con l’intelligenza artificiale. Secondo un rapporto di Wired, l’arte basata sull’intelligenza artificiale ha già fatto il suo ingresso nell’industria dei videogiochi, con Call of Duty che presenta diversi cosmetici generati dall’intelligenza artificiale in vendita nel suo negozio.

Nonostante ciò, le principali aziende tecnologiche stanno accogliendo con favore gli ultimi progressi, dato che Apple prevede di integrare ChatGPT e il suo modello proprietario Apple Intelligence nei suoi dispositivi nel prossimo anno.

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