La modella stava dietro alle BLACKPINK Jennie al Met Gala licenziata perché “troppo bella”

La modella stava dietro alle BLACKPINK Jennie al Met Gala licenziata perché “troppo bella”

Nonostante la sua reputazione di presentare moda stravagante e di attrarre partecipanti di prim’ordine, il Met Gala è stato recentemente coinvolto in controversie. Sono emerse notizie secondo cui il modello italiano Eugenio Casnighi è stato licenziato dal rinomato evento a causa del suo bell’aspetto.

Il percorso di Casnighi dall’essere spettatore al centro della scena è iniziato quando si è posizionato dietro Jennie delle BLACKPINK durante un’intervista al Met Gala 2023.

Il suo aspetto straordinario ha attirato l’attenzione di numerose persone, provocando la sua esclusione dall’evento di quest’anno.

La fonte di queste informazioni proviene dall’account TikTok “eugeni0_”.

In un’ammissione onesta attraverso un tiktok

Il rapporto, inizialmente pubblicato da Insight, rivela l’esistenza di problemi di fondo riguardanti la discriminazione basata sull’apparenza nel mondo della moda. Le accuse mosse da Casnighi hanno acceso conversazioni su come vengono trattati modelli e dipendenti in eventi prestigiosi come il Met Gala.

“Mi hanno accusato di comportarmi come un attore protagonista e hanno detto che non potevo più lavorare lì. Lo trovo ingiusto”, ha affermato Casnighi, sottolineando il carattere parziale delle valutazioni basate sull’apparenza.

Il licenziamento di Casnighi ha portato alla luce le complessità dell’industria della moda, dove abilità e aspetto fisico spesso si intersecano in modi che possono avere conseguenze sia positive che negative.

Il Met Gala, rinomato per i suoi sforzi filantropici nei confronti del Costume Institute del Metropolitan Museum of Art, è attualmente sotto esame per la sua gestione dei dipendenti e le norme in materia di licenziamento.

L’esperienza di Casnighi ci ricorda con forza l’importanza del trattamento equo e dell’inclusività in un settore che spesso privilegia l’apparenza rispetto alla sostanza.

Mentre Casnighi continua a utilizzare i social media come piattaforma per condividere la sua storia, portando l’attenzione sulla questione della discriminazione basata sull’apparenza, l’industria della moda è costretta a confrontarsi con i propri valori e le proprie pratiche in un momento in cui c’è un accresciuto senso di consapevolezza e responsabilità.

Nonostante la voce di Casnighi abbia avviato un dialogo sugli standard e sull’etica all’interno dell’industria della moda e dell’intrattenimento, gli organizzatori del Met Gala non hanno ancora risposto a queste accuse.

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