Il finale di My Hero Academia segna la fine della serie molto apprezzata del mangaka Kohei Horikoshi. Nonostante manchi solo un capitolo, sembra concludersi in modo frettoloso. Le trame sembrano risolte in modo un po’ frettoloso, creando un senso di corsa frettolosa verso un finale felice, quasi da favola.
Nonostante abbia ricevuto elogi per il suo esame approfondito dell’impatto della guerra su coloro che sono coinvolti e su coloro che sono rimasti intrappolati nel fuoco incrociato, la conclusione della serie nell’epilogo lascia molto a desiderare. Sembra che il mangaka possa aver accelerato il finale, poiché le complesse trame e gli archi narrativi dei personaggi che erano una caratteristica distintiva della serie vengono risolti bruscamente.
L’apparente fretta di concludere la storia con elementi inspiegati e irrisolti potrebbe non rendere del tutto giustizia ai temi consolidati, forse sminuendo l’essenza distintiva che contraddistingue My Hero Academia.
Esplorare i potenziali fattori dietro l’indebolimento del fascino unico dell’epilogo in My Hero Academia
Nonostante inizialmente abbia ricevuto elogi per la sua rappresentazione sfumata della guerra e delle sue conseguenze, le scelte del mangaka Kohei Horikoshi nell’epilogo di My Hero Academia potrebbero in ultima analisi mettere a repentaglio le fondamenta su cui è stata costruita la storia. La serie ora sembra concludere frettolosamente trame e archi narrativi dei personaggi precedentemente elaborati con cura, potenzialmente sminuendo i suoi punti di forza precedenti.
La narrazione, sebbene accenni brevemente agli effetti della guerra sulla società degli eroi e ai conseguenti sviluppi positivi, sembra approfondire meno e in modo meno coeso questi temi rispetto a prima. Mentre l’epilogo tocca le conseguenze della guerra finale e i conseguenti cambiamenti nella società, questi elementi sembrano scollegati e non completamente esplorati rispetto alla narrazione nelle parti precedenti della serie.
Nonostante le azioni ispiratrici di Deku durante la guerra finale, l’epilogo di My Hero Academia non riesce ad affrontare le cause profonde del cambiamento nella percezione pubblica. Mettendo in mostra solo l’eroismo di Deku e non presentando le prospettive dei cattivi, l’epilogo non riesce a sfidare gli atteggiamenti parziali nei loro confronti, lasciandoli invariati.
Nonostante la narrazione descriva casi di persone che si aiutano a vicenda, implica che questo stesso livello di comprensione e supporto potrebbe non essere esteso ai cattivi, in contrasto con la compassione di Deku verso Shigaraki o l’empatia di Ochako verso Toga. Di conseguenza, mentre l’epilogo risolve con successo una delle principali preoccupazioni all’interno della società degli eroi, non riesce ad affrontare adeguatamente un altro aspetto cruciale.
Valutazione dell’impatto dell’epilogo sull’unicità di My Hero Academia
Nonostante il potenziale della serie My Hero Academia di mantenere il suo fascino distintivo, la direzione del mangaka Kohei Horikoshi nell’epilogo suggerisce che la conclusione potrebbe non essere all’altezza dei suoi standard precedenti.
Nonostante la gestione della morte di Himiko Toga e il suo atto di eroismo non riconosciuto nel salvare Ochako, nonché le opinioni immutate del grande pubblico nei confronti dei cattivi, la narrazione mira a rappresentare un cambiamento nella società impedendo l’ascesa di un nuovo cattivo, come si è visto nel capitolo più recente, il 429.
Il mangaka introduce un nuovo personaggio che ha sopportato anni di abusi da parte della sua famiglia e di abbandono da parte della società. Tuttavia, dopo la guerra, riesce finalmente a liberarsi. Nonostante i suoi sentimenti di angoscia e confusione mentre vaga per la città, viene confortato da una donna anziana che gli prende la mano e gli offre conforto.
L’epilogo di My Hero Academia rivela che l’anziana donna che ha aiutato Tenko Shimura (Shigaraki) quando era perso e aveva bisogno di assistenza prima di essere accolto da AFO è la stessa donna. Si scopre che è stata profondamente colpita dalla sua precedente inazione e, motivata dal coraggio di Deku durante la guerra che ha portato al cambiamento della società, ora offre aiuto a questo nuovo personaggio.
L’epilogo di My Hero Academia mostra un cambiamento nel comportamento della società, con individui che prendono l’iniziativa di aiutare gli altri invece di affidarsi esclusivamente agli eroi. Questo atto, insieme ad altri casi, funge da simbolo del movimento della società degli eroi del dopoguerra verso una maggiore empatia e comprensione. Tuttavia, i temi non sono completamente esplorati o integrati, il che riduce l’impatto della conclusione della serie.
L’epilogo di My Hero Academia non riesce ad affrontare appieno una questione cruciale riguardante i cattivi. Sebbene il mangaka accenni al progresso della società nell’adottare un approccio più proattivo per aiutare gli altri e prevenire l’ascesa di nuovi cattivi, trascura di riconoscere o comprendere le ragioni per cui gli individui si rivolgono alla cattiveria.
Nonostante la sua persistenza, questo pregiudizio è chiaramente presente nel capitolo 427, poiché il pubblico continua a nutrire pregiudizi contro i cattivi e a ignorare le loro storie personali e le ragioni delle loro azioni. Ciò è esemplificato dalla donna dei ricordi di Tenko che commenta,
“Non posso fare a meno di chiedermi se non avrebbero potuto fermarlo prima.”
L’autore sceglie di usare “loro” invece di “noi” quando si riferisce agli eroi, sottolineando la responsabilità collettiva della società piuttosto che l’introspezione individuale. Ciò evidenzia ulteriormente il fallimento della società nell’assumersi la responsabilità del suo ruolo nella creazione di questi cattivi. Inoltre, il mangaka nasconde deliberatamente gli aspetti positivi dei cattivi alla società, come dimostrato dalla risoluzione fuori campo del conflitto tra Toga e Ochako.
Nonostante la serie abbia dimostrato di saper risolvere con efficacia le trame e di saper affrontare temi complessi, l’epilogo deludentemente si affretta a raccontare la storia senza approfondirne i problemi più profondi.
Per concludere
Conclusione
Riepilogo
Kohei Horikoshi, il mangaka, è noto per la sua abilità nel gestire lo sviluppo della trama e la risoluzione di intricate linee narrative, un talento che ha dimostrato durante la pubblicazione del manga. La sua meticolosa pianificazione per archi narrativi come UA Traitor e le intricate connessioni tra i passati di AFO, Dabi e Shigaraki sono chiari esempi della sua competenza.
Nonostante questo finale affrettato nell’epilogo della serie, c’è il timore che possa minare le qualità distintive della serie e gli stessi elementi che hanno reso My Hero Academia eccezionale.
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