Netflix punta su “Hot Ones”: il leggendario show di YouTube potrebbe spostarsi sulla piattaforma di streaming

Hot Ones, l’esclusivo talk show sulle celebrità, potrebbe passare a Netflix con un formato di puntate in diretta.

Come riportato da Bloomberg , Sean Evans, storico conduttore del programma, continuerà a presentare Hot Ones, che arricchisce l’esperienza delle interviste alle celebrità invitando gli ospiti a mangiare ali di pollo progressivamente più piccanti.

Questi prossimi episodi sono destinati esclusivamente a Netflix, anche se non è ancora chiaro se ogni trasmissione in diretta apparirà anche su YouTube, a seconda delle trattative con il proprietario di Hot Ones, Buzzfeed Inc.

Attualmente, First We Feast, il canale dietro lo show, ha 14 milioni di iscritti, con gli episodi di Hot Ones che ricevono regolarmente le visualizzazioni più alte. In particolare, l’episodio di Ryan Reynolds e Hugh Jackman è andato in onda il 25 luglio, accumulando oltre 20 milioni di visualizzazioni.

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L’apparizione di Hugh Jackman e Ryan Reynolds a Hot Ones ha ottenuto oltre 20 milioni di visualizzazioni.

Se Netflix riuscisse a concludere un accordo per i contenuti originali di Hot Ones, raggiungere anche solo una frazione di quei numeri di spettatori migliorerebbe significativamente la sua programmazione di eventi in diretta.

Il servizio di streaming ha ampliato attivamente la sua offerta di contenuti live nel 2024, inclusa l’acquisizione dei diritti di streaming per due partite NFL il 25 dicembre. Inoltre, l’atteso incontro tra Jake Paul e Mike Tyson dovrebbe essere trasmesso in streaming live il 15 novembre, a patto che proceda come previsto.

Sono emerse preoccupazioni circa la riuscita dell’incontro a causa dei problemi di salute di Tyson; in molti temono che possa finire per essere un incontro di esibizione o addirittura essere annullato del tutto.

Ottenere Hot Ones rappresenterebbe una vittoria notevole per Netflix, anche se Bloomberg afferma che le sue fonti “hanno chiesto di non essere identificate” in quanto le discussioni “potrebbero ancora fallire”. Quindi, sebbene esista il potenziale per questo accordo, resta incerto se si concretizzerà.

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