Secondo un inquietante rapporto inoltrato alla stazione di polizia di Gangnam, ci sono accuse secondo cui il CEO di un’agenzia di idol avrebbe aggredito fisicamente i membri di un gruppo di idol, compresi dei minorenni.
L’episodio, avvenuto nelle prime ore dell’11 giugno, consisteva nell’ingresso del CEO nel dormitorio del gruppo e, presumibilmente, con un oggetto lungo 90 cm per attaccare i membri.
Le autorità hanno avviato un’indagine sul CEO, che presumibilmente era sotto l’effetto di sostanze stupefacenti al momento dell’accaduto. Il CEO è stato arrestato con l’accusa di aggressione e sono in corso sforzi per raccogliere maggiori informazioni sul preoccupante incidente.
Dopo che la notizia dell’aggressione è venuta alla luce, gli internauti infuriati hanno inondato i social media chiedendo che il nome dell’agenzia fosse rivelato senza indugio.
La sicurezza dei membri del gruppo idol, in particolare dei minori coinvolti, è diventata una preoccupazione crescente man mano che sono state rese pubbliche maggiori informazioni sull’incidente.
Risposte dei netizen: il prossimo gruppo idol debutterà nella seconda metà del 2024 con membri di età compresa tra 3 e 15 anni
- “Pazzo… credo che il CEO sia andato lì alle 4 del mattino ubriaco…”
- “Devono rivelare chi è in modo che i membri possano scappare.”
- “Wow… davvero sono andati nei dormitori ubriachi e hanno aggredito i bambini?”
- “Dov’è questo…pazzesco.”
- “Devono rivelare chi è in modo che i membri possano scappare.”
- “Wow… davvero sono andati nei dormitori ubriachi e hanno aggredito i bambini?”
- “Wow, aggressione con un oggetto?”
Questo evento si aggiunge alle crescenti preoccupazioni che circondano il trattamento degli idol nell’industria K-pop. I recenti resoconti di un altro idol che accusa il suo CEO di aggressione hanno intensificato il controllo sui metodi di gestione e sulla salvaguardia dei membri nei gruppi di idol.
L’amministratore delegato di un gruppo idol di prima generazione, accusato di aver aggredito un ex apprendista, ha chiesto scusa all’accusatore dopo un incontro. Il tirocinante ha raccontato i dettagli dell’aggressione e ha spiegato come alla fine li ha spinti a lasciare l’azienda e ad arruolarsi nell’esercito.
Dopo la dichiarazione iniziale, l’accusatrice ha descritto un incontro con il CEO in cui entrambi si sono scusati e hanno chiarito eventuali malintesi. L’accusatrice ha quindi dichiarato il proprio perdono e ha concluso le discussioni sull’incidente. Altri individui affiliati all’azienda del CEO si sono fatti avanti con ulteriori accuse di aggressione, rivelando ancora più casi di condotta inaccettabile e maltrattamenti.
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