Nel pomeriggio del 15 ottobre, Hanni è salita sul banco dei testimoni davanti al Comitato per l’ambiente e il lavoro dell’Assemblea nazionale per affrontare i problemi del bullismo sul posto di lavoro nell’industria del K-pop, concentrandosi in particolare sul fenomeno dell'”isolamento degli idol”. La sessione ha incluso anche un rappresentante della dirigenza di NewJeans, con il nuovo CEO dell’agenzia, Kim Joo-young, presente come testimone. Hanni, insieme ai genitori di altri membri di NewJeans, aveva precedentemente espresso preoccupazioni in merito al bullismo presso ADOR, affiliata alla società madre HYBE, citando risposte insufficienti da parte del CEO Kim Joo-young.
Durante la sua testimonianza, Hanni ha condiviso un’esperienza specifica in cui ha incontrato tre membri di un’etichetta diversa accompagnati da una manager donna. Ha raccontato: “Ho salutato gentilmente i membri e 5 o 10 minuti dopo, mentre passavano di nuovo, la manager mi ha incrociato lo sguardo e ha ordinato ai membri che la seguivano, ‘Comportatevi come se non l’aveste vista e ignoratela’”. Hanni ha espresso la sua confusione su questo trattamento, aggiungendo: “Non si è trattato solo di un episodio isolato. Se non avessi parlato, questo avrebbe potuto essere ignorato. Sono qui perché voglio impedire ad altri di subire la stessa sorte”.
Inoltre, Hanni ha rivelato di aver dovuto affrontare sentimenti di abbandono e isolamento sin dal suo debutto. Ha accennato al presidente Bang Si-hyuk, affermando: “Dal momento in cui ho debuttato, ho interagito con molte figure di alto livello e ogni volta che le ho salutate, non c’era alcun riconoscimento. Vivendo in Corea, pensavo che mostrare rispetto per gli anziani fosse consuetudine. Non rispondere a un saluto non è solo poco professionale; è decisamente scortese”.
Nella sua risposta, l’amministratore delegato Kim Joo-young ha ammesso che ci sono problemi che devono essere affrontati, affermando: “Come direttore interno di ADOR, ho implementato varie misure riguardanti questo problema. Considerando i sentimenti di Hanni e la situazione in escalation, rifletto se avrei potuto adottare misure migliori”. Ha anche osservato che il manager a cui fa riferimento Hanni non appartiene ad ADOR ma è affiliato a un’altra etichetta HYBE.
Nella sua risposta, Hanni ha affermato: “Non credo che la CEO Kim Joo-young si sia impegnata al massimo. Si sarebbe potuto fare molto di più. Sebbene affermi di essere stata protettiva nei nostri confronti, dietro quelle affermazioni mancava un’azione o un intento genuini. Sembra che non sia stato raggiunto il massimo sforzo. La mia speranza è che si impegnerà sinceramente per migliorare andando avanti. Temo che questo problema verrà ignorato se non verrà risolto tempestivamente e auspico una rapida risoluzione prima che inizino discussioni sul futuro”.
Con emozione, Hanni si è lamentato: “Riconosco che nessuna legislazione può risolvere ogni problema in questo mondo, ma se ci trattassimo con rispetto come esseri umani, le molestie e il bullismo sul posto di lavoro potrebbero essere sradicati”.
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