Adam Adamou, ex proprietario del team Toronto Defiant Overwatch 2, ha recentemente spiegato le ragioni dietro la decisione dell’organizzazione di ritirarsi dalla scena degli eSport competitivi. La sua visione critica della gestione degli eSport da parte di Blizzard evidenzia quella che lui vede come un’opportunità sprecata per la potenziale crescita del gioco.
In un’intervista del 10 gennaio con il veterano commentatore di Overwatch AVRL, Adamou ha spiegato le sue ragioni per non rientrare nell’Overwatch World Championship Series (OWCS) nel 2025. Nonostante un anno fruttuoso, con quattro primi posti e un encomiabile terzo posto nelle finali mondiali, il Defiant non gareggerà nella prossima stagione.
Preoccupazioni sull’approccio di Blizzard agli eSport
Uno dei motivi principali dell’uscita di scena del Toronto Defiant è legato all’approccio cauto di Blizzard. Adamou ritiene che, sebbene Overwatch abbia un potenziale significativo per prosperare nell’arena degli eSport, soffra di un supporto e di investimenti inadeguati da parte di Blizzard e del Team 4.
Nello specifico, il team ha optato per l’uscita dal nuovo OWCS Team Partner Program , che include la condivisione degli utili derivanti dai cosmetici in-game. Adamou ha sostenuto che queste risorse digitali rappresentano un flusso di entrate fondamentale per team come il suo, insieme ai tradizionali finanziamenti di sponsorizzazione.
Adamou ha condiviso che anche la mancanza di un valore adeguato nelle offerte di sponsorizzazione è stato un fattore significativo, osservando che “le risorse che [noi] siamo stati in grado di fornire [per le nostre sponsorizzazioni] erano insufficienti”. Ha sottolineato l’importanza di un solido quadro finanziario per i team di eSport, che attualmente sembra carente.
“Al contrario, [Riot Games] e Activision per quanto riguarda Call of Duty hanno dimostrato una maggiore prontezza a supportare l’ecosistema”, ha osservato. Adamou ha osservato che mentre Overwatch sta cercando di progredire, lo sta facendo a un ritmo lento che porta a incertezza per i team.
Verso un futuro sostenibile per gli eSport
Adamou sostiene che affinché Overwatch emerga come un titolo di eSport di prim’ordine insieme a concorrenti come League of Legends e Counter-Strike, è essenziale un maggiore investimento. Ha espresso delusione per l’attuale esitazione di Blizzard.
“Penso che a questo punto non siano sicuri”, ha affermato, sottolineando che il Team 4 fa parte di una vasta entità ma rimane titubante nell’impegnare risorse sostanziali. Questa indecisione inevitabilmente pone l’onere sui team che competono per la sopravvivenza e il successo.
Adamou ha anche sottolineato la necessità che Blizzard chiarisca le strutture finanziarie all’interno del suo Team Partner Program. La mancanza di trasparenza riguardo alla condivisione dei ricavi ha sollevato preoccupazioni: “Non mi è chiaro se stai condividendo $ 500.000 tra nove team, il che sarebbe ovviamente molto basso per team”.
Per il Toronto Defiant che prenderà in considerazione un ritorno nel 2026, Adamou spera in un impegno più solido da parte di Blizzard in termini di investimenti che vadano direttamente a beneficio delle squadre. “L’onere ricade sulle [squadre] che si assumono il rischio”, ha sottolineato, sostenendo che non è loro responsabilità supportare finanziariamente una società da mille miliardi di dollari.
Nonostante queste critiche, Adamou riconosce che l’iniziativa di condivisione dei ricavi è una mossa positiva e riflette l’intenzione di Blizzard di investire negli eSport. La rinascita delle skin di squadra indica un certo livello di impegno nel coltivare il panorama competitivo di Overwatch.
Per un approfondimento delle intuizioni di Adamou e dello stato degli eSport di Overwatch, ascolta l’intervista completa qui .
Fonte e immagini: Dexerto
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