Pirate Software annuncia la fine dello streaming Hardcore WoW in seguito alla controversia OnlyFangs

Pirate Software annuncia la fine dello streaming Hardcore WoW in seguito alla controversia OnlyFangs

Pirate Software ha fatto un annuncio importante durante un recente livestream: non trasmetterà più hardcore World of Warcraft (WoW). Questa decisione arriva dopo una notevole reazione negativa e la sua successiva rimozione dalla gilda dei creatori di OnlyFangs, che ha messo a tacere le voci sulla sua intenzione di fondare una gilda concorrente.

Il tumulto è iniziato dopo una problematica corsa in un dungeon in cui Pirate Software, a quanto si dice, non è riuscito a rispettare le responsabilità di base della sua classe, dando priorità alla sopravvivenza del suo personaggio rispetto ai suoi compagni di squadra. Questo passo falso ha portato alla fine di due dei personaggi hardcore dei suoi compagni di gilda, aumentando le tensioni tra i membri e le loro comunità.

Come risultato della sua percepita mancanza di responsabilità, Pirate Software ha dovuto affrontare crescenti critiche, che lo hanno portato al suo licenziamento da parte del leader della gilda, Sodapoppin. Nelle sue dichiarazioni sincere, Pirate ha dichiarato: “Sarò sincero con voi ragazzi, non giocherò più a WoW hardcore in streaming. Non me ne frega più un c**o di tutte queste cose… Non creerò la mia gilda, non farò nessuna di quelle stronzate. Non mi interessa”.

Dettagli del Fallout

Nel corso della trasmissione, Pirate ha spiegato le circostanze che hanno portato alla sua espulsione, sottolineando che ciò è avvenuto a seguito della minaccia da lui rivolta a denunciare le persone che lo stavano tempestando di commenti offensivi e orchestrando attacchi d’odio nei suoi confronti.

Ha chiarito, “Quello che loro [OnlyFangs] non capiscono è che questo significava pochissime persone. C’era un creatore di contenuti che in realtà abbiamo segnalato, e in realtà ora siamo arrivati ​​a tre”.

In qualità di ex dipendente di Blizzard, Pirate ha affermato che queste segnalazioni erano dirette agli streamer che incitavano i loro follower ad attaccarlo piuttosto che criticare semplicemente la situazione che circondava la controversia. Ha espresso frustrazione, affermando: “Capisco, ma non hanno indagato su nulla. Hanno semplicemente preso la cosa d’impulso, il che è stupido, per essere onesti con te”.

Nonostante abbia affermato di avere una lista minima di streamer da bannare, i suoi commenti precedenti sulle segnalazioni in-game potrebbero aver contribuito a incomprensioni e tensioni. Ha osservato: “Tutti gli account che mi stanno inviando messaggi vengono segnalati. C’è un fatto curioso a riguardo, ho lavorato alla Blizzard per sette anni. Ci sono un sacco di persone lì che mi conoscono ancora e tutte queste segnalazioni vanno direttamente a loro. Sono ben consapevoli della situazione e tutti quelli che mi stanno inviando messaggi. Verranno letti. È una cosa un po’ stupida da fare e non vedo l’ora che vengano tutti bannati”.

Ad aumentare la controversia, Pirate Software ha anche criticato gli altri creatori di contenuti che, a suo avviso, stavano tentando di “cannibalizzare” il suo pubblico per i propri guadagni, sostenendo di associarsi a individui che li avrebbero sfruttati in modo simile.

Conseguenze della controversia

Le ricadute di questo incidente segnano una settimana turbolenta per Pirate Software, che ha dovuto affrontare reazioni negative non solo per la sua condotta nel gioco, ma anche per le sue azioni e commenti al di fuori di World of Warcraft. Inoltre, il suo impegno con Asmongold in merito al prossimo MMO Ashes of Creation ha fatto storcere il naso.

Tra le critiche, degno di nota è stato il post dell’utente Twitter/X Jaiydanimate, che metteva in discussione la decisione di rimanere apolitici pur collaborando con qualcuno ritenuto politicamente controverso.

Con World of Warcraft ormai alle spalle, Pirate Software sta spostando la sua attenzione sul suo evento biennale, PirateJam. Questa iniziativa di sviluppo di giochi incoraggia i partecipanti a creare un piccolo videogioco nell’arco di due settimane, con un tema incentrato su “You Are The Weapon”. L’evento ha già attirato oltre 15.900 iscritti.

Per ulteriori informazioni e immagini relative a questa storia, potete visitare la fonte .

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