Chiarimenti sulle voci su “Adpocalypse” su Twitch
PirateSoftware, una figura di spicco nella comunità di Twitch, sta facendo notizia confutando le affermazioni di un’imminente “adpocalypse” sulla piattaforma di streaming. Sostiene che solo gli streamer che utilizzano tag specifici stanno riscontrando notevoli cali nei loro ricavi pubblicitari, portando una prospettiva unica alle discussioni in corso.
Contesto delle preoccupazioni
In mezzo alle crescenti preoccupazioni per il sistema di entrate pubblicitarie di Twitch, sono emersi resoconti da alcuni streamer che affermano di aver visto forti riduzioni nei guadagni a seguito di una serie di osservazioni controverse fatte da varie personalità sulla piattaforma da ottobre a novembre 2024. Gli incidenti chiave hanno coinvolto commenti sul conflitto palestinese da parte del noto streamer Asmongold, dichiarazioni del commentatore politico Hasan e un aumento delle discussioni sui presunti contenuti antisemiti a seguito della controversa sospensione delle iscrizioni da parte di Twitch in Israele e Palestina.
Sebbene il CEO di Twitch Dan Clancy abbia ribadito l’impegno dell’azienda nel combattere l’odio e le molestie, numerosi creatori di contenuti, tra cui nomi noti come FaZe Kaysan e BigEx, segnalano notevoli cali nei loro ricavi pubblicitari correlati a questi incidenti.
Voglio chiarire che Twitch è fermamente contraria all’odio e alle molestie in qualsiasi forma.
— Daniel Clancy (@djclancy999) 1 novembre 2024
Il potenziale impatto dei ritiri degli inserzionisti
Secondo un rapporto di Richard Lewis, 11 importanti inserzionisti hanno sospeso la loro spesa su Twitch per timori riguardanti la proliferazione dell’antisemitismo all’interno della comunità. Tra questi inserzionisti c’è il gigante petrolifero multinazionale Chevron, evidenziando la potenziale portata del problema che influenza la proiezione dei ricavi di Twitch.
Controargomentazione di PirateSoftware
PirateSoftware contesta la nozione di una diffusa “adpocalypse”, affermando che il calo dei ricavi sta colpendo principalmente coloro che taggano le loro trasmissioni con contenuti politici o sessualmente allusivi. In un tweet del 19 novembre, ha affermato:
Non esiste Twitch Adpocalypse. Il motivo per cui alcuni streamer vedevano tassi di ad-fill ridotti era dovuto ai loro contenuti e tag. Se avevi un tag con temi sessuali o politici, smettevi di ricevere ad-fill.
— PirateSoftware (@PirateSoftware) 19 novembre 2024
Ha inoltre spiegato che un'”adpocalypse” sovrastante implicherebbe un impatto su tutta la piattaforma, cosa che lui sostiene non sia il caso. Ha notato che i suoi guadagni sono rimasti costanti rispetto agli anni precedenti, affermando: “… Non avere contenuti politici o sessuali sul tuo stream e non cambierà nulla”.
Contatori di altri streamer
Tuttavia, il dibattito continua, poiché altri streamer come il professionista di Overwatch Flats hanno segnalato cali di fatturato nonostante il mantenimento di contenuti neutrali. Le esperienze di Flats contraddicono le affermazioni di PirateSoftware, suggerendo che i problemi finanziari sono più diffusi di quanto riconosciuto.
Flats non è d’accordo con le affermazioni secondo cui non esiste un’adpocalypse su Twitch, citando come prova le metriche da lui stesso osservate.
Aggiungendo alla conversazione, FaZe Kalei ha espresso frustrazione per la posizione di PirateSoftware, riferendosi a prove personali di entrate pubblicitarie diminuite nel giro di poche settimane. Questa conversazione dipinge un quadro complesso in cui le opinioni si scontrano sull’esistenza di una crisi a livello di piattaforma.
Diverse prospettive tra gli streamer
La comunità di Twitch rimane divisa su questo problema. Alcuni utenti si allineano con PirateSoftware, suggerendo che le esperienze individuali degli streamer potrebbero essere distorte per attirare l’attenzione, mentre altri affermano che si sta effettivamente verificando un'”adpocalypse”, sebbene selettivamente sulla piattaforma. Ciò illustra la natura sfumata dell’attuale panorama dei ricavi pubblicitari su Twitch, mentre gli streamer continuano a navigare in queste acque agitate.
Discussioni precedenti su ‘Adpocalypse’
Questo non è il primo momento di panico per quanto riguarda i ricavi pubblicitari di Twitch, poiché sia PirateSoftware che il collega streamer xQc hanno precedentemente affermato che qualsiasi timore di un'”adpocalypse” è esagerato e colpisce principalmente coloro che hanno determinati tag di contenuto. Con l’evoluzione dell’ecosistema di Twitch, le discussioni in corso sulle politiche di moderazione dei contenuti e dei ricavi plasmeranno senza dubbio il futuro della piattaforma.
Per ulteriori approfondimenti e aggiornamenti sulla situazione, fare riferimento alla fonte e alle immagini .
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