La ricaduta tra un famigerato cacciatore di trofei e Sony
Abdul ‘Hakoom’ Hakam, riconosciuto come il più importante cacciatore di trofei PlayStation al mondo, ha reciso i legami con Sony in seguito alla controversa sospensione del suo storico account di gioco, fondato a quanto si dice 17 anni fa.
Un viaggio da record
Con un impegno incrollabile per la caccia ai trofei, Hakoom si è aggiudicato un posto nel Guinness dei primati in cinque occasioni e attualmente vanta uno straordinario totale di 2.306.475 punti trofeo su PSNProfiles. Nonostante si sia ritirato dal collezionismo di trofei nel 2021, i suoi impressionanti riconoscimenti hanno portato a una partnership con Sony.
La sospensione dell’account scatena la polemica
Di recente, è emersa una frattura significativa tra Hakoom e Sony. Il 9 settembre, ha scoperto che il suo account PlayStation era stato bannato in modo permanente senza preavviso. La frustrazione del giocatore del Bahrein è aumentata quando ha affermato di non aver ricevuto alcuna comunicazione formale in merito alla sospensione.
Le mie dimissioni ufficiali da playstation video
A causa di corruzione e oppressione con prove. La traduzione non è molto accurata e a volte è veloce, quindi scriverò la storia qui. So che è un video lungo ma è assolutamente da vedere——–Tieni presente che non si tratta di te… pic.twitter.com/0M2vbbw5re— Hakoom (@psnHakoom) 13 novembre 2024
Accuse e difesa
Dopo il ban, Hakoom è stato informato che la sospensione derivava da molteplici violazioni dei termini di servizio di Sony . Le accuse includevano il rapido conseguimento di trofei Platinum in giochi notoriamente dispendiosi in termini di tempo, nonché l’accesso a un numero elevato di account su varie console PlayStation.
Hakoom ha confutato queste affermazioni, attribuendo la rapida acquisizione di trofei alla funzione auto-pop di Sony, che consente ai giocatori di ottenere trofei Platinum nella versione PS5 di un gioco se li hanno già guadagnati nella versione PS4. Ha inoltre spiegato che l’ampio numero di account era semplicemente un sottoprodotto dei suoi 17 anni di esperienza nel gaming, durante i quali aveva creato account per numerosi giochi online ormai defunti.
Riflessioni sulla caccia ai trofei
Nonostante il suo ban sia stato revocato, la rimozione di Hakoom dal programma di partnership di Sony lo ha portato ad esprimere pubblicamente le sue lamentele. Ha affermato che il panorama del PlayStation Store è pieno di giochi progettati per completare rapidamente i trofei, il che ha contribuito alla sua decisione di ritirarsi dalla caccia ai trofei.
In definitiva, Hakoom ha descritto la sua esperienza come indicativa di “corruzione e oppressione” all’interno dell’industria del gioco, facendo luce su un aspetto preoccupante della comunità dei giocatori che trova riscontro in molti giocatori accaniti.
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