Il 29, l’hashtag “#SEVENTEEN_LeaveHYBE” ha ottenuto un notevole successo su X (in precedenza noto come Twitter), probabilmente in risposta alla recente reazione negativa riguardante il documento interno di HYBE che valuta le apparizioni degli artisti.
I fan dei SEVENTEEN hanno espresso la loro indignazione, criticando HYBE per quelle che hanno definito “pratiche disumane”, che includevano “il monitoraggio e la promozione di relazioni pubbliche negative per gli artisti di aziende concorrenti, l’occultamento di casi di decessi dovuti al superlavoro del personale, l’isolamento dei propri talenti, la manipolazione delle vendite degli album e delle cifre di streaming, nonché lo sfruttamento di collaboratori esterni”.
Inoltre, i fan hanno chiesto le dimissioni di coloro che sono implicati, affermando: “Stiamo partecipando a questo boicottaggio con richieste affinché il presidente di HYBE Bang Si-hyuk torni in Corea del Sud e prenda parte alla verifica dell’Assemblea nazionale, nonché affronti l’indagine del National Tax Service. Insistiamo anche su un’indagine approfondita sugli individui legati al ‘Music Industry Report’ di HYBE e sulle dimissioni di coloro che sono ritenuti responsabili”.
In precedenza, quel giorno, Seungkwan dei SEVENTEEN aveva espresso le sue profonde preoccupazioni sui social media, affermando: “Sono stanco della sofferenza costante che ci viene inflitta. Durante questi eventi, ho cercato di mantenere la calma con il mio gruppo. Tuttavia, non siamo semplici strumenti per la vostra convenienza”. Ha inoltre osservato: “Smettete di infliggere ferite che non possono guarire. Non voglio che i nostri fan, i miei compagni membri e lo staff dedicato che ci ha sempre supportato debbano sopportare ulteriore dolore”.
La frustrazione di Seungkwan, riecheggiata da Carat, è nata da un rapporto controverso presentato durante l’audit del Comitato per la cultura, lo sport e il turismo dell’Assemblea nazionale il 24. Intitolato “Weekly Music Industry Report”, il documento conteneva valutazioni spietate delle apparizioni di vari membri di gruppi di idol, tra cui quelli dei SEVENTEEN, insieme a dure critiche rivolte agli idol di altre agenzie. Ciò ha provocato un diffuso malcontento a causa della severità delle valutazioni.
Il CEO di HYBE Lee Jae-sang ha offerto delle scuse formali sul sito web dell’azienda, affermando: “Porghiamo le nostre più sincere scuse agli artisti, ai partner del settore e ai fan per i contenuti inappropriati nel documento di monitoraggio dell’azienda. Riconosciamo gli errori nell’uso di linguaggio provocatorio, opinioni personali e critiche senza filtri all’interno di un rapporto formale”. Ha sottolineato che HYBE prende questo incidente molto seriamente.
A partire dal 29, l’autore del rapporto interno è stato sollevato dall’incarico.
Fonte: Ilgan Sports
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