La recente pubblicazione da parte della BBC del documentario “Burning Sun” ha rivelato che nel marzo 2016, Jung Jun-young, il principale istigatore, ha ospitato un evento di fansign e ha anche preso parte a un raduno di stupri di gruppo lo stesso giorno.
In particolare, una donna è stata vittima di violenza sessuale sia da parte di Jung Jun-young che di Choi Jong-hoon, insieme ad altri conoscenti. Questo incidente è stato discusso senza cuore dai membri della famigerata chat room che coinvolgeva i due individui.
Nella chat, un uomo ha ammesso di essersi spaventato nel sentire il suono del cranio di una donna che si rompeva mentre perdeva conoscenza. In risposta, Jung Jun-young arrivò al punto di dire: “Quella è stata davvero la notte più divertente della mia vita”.
Inoltre, si è scoperto che la vittima dello stupro di gruppo aveva una stretta relazione con Jung Jun-young. Si fidava di lui perché si prendesse cura di lei mentre era ubriaca e non avrebbe mai immaginato che sarebbe stato coinvolto in un atto così atroce. Gli autori del reato hanno persino registrato e vantato le loro azioni nelle loro chat room, trattandolo come un trionfo.
Attualmente, sia Jung Joon-young che Choi Jong-hoon sono stati rilasciati dal carcere. Jung ha addirittura presentato ricorso, esprimendo la sua rabbia nei confronti del giornalista che inizialmente aveva denunciato i loro crimini.
Allo stesso modo, lo scandalo “Burning Sun” ruotava attorno a una chat room composta da diverse celebrità maschili, tra cui Jung Jun-young, Choi Jong-hoon e l’ex membro dei BIGBANG Seungri. In questa chat condividevano spesso video di se stessi mentre commettevano atti di violenza sessuale contro le donne e si impegnavano in discussioni esplicite su varie forme di cattiva condotta sessuale.
È stato appena pubblicato un documentario della BBC su “Burning Sun”, che ha scoperto il ruolo cruciale del defunto Goo Hara nell’esporre la questione. Nonostante la resistenza incontrata, ha usato senza paura i suoi contatti con gli autori del reato per raccogliere informazioni.
Al contrario, gli utenti della rete che si sono imbattuti nei suddetti messaggi di testo non hanno potuto fare a meno di esprimere il loro shock, con commenti del tipo: “Dovrebbero essere condannati a morte”, “Questi individui sono chiaramente psicopatici” e “Questo è assolutamente ripugnante”. .
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