Sinatraa affronta le accuse di violenza sessuale e condivide nuove intuizioni

Sinatraa affronta le accuse di violenza sessuale e condivide nuove intuizioni

Jay ‘Sinatraa’ Won, ex giocatore professionista sia di Valorant che di Overwatch, ha recentemente parlato dopo anni di silenzio riguardo alle gravi accuse di violenza sessuale sollevate dalla sua ex fidanzata, Cleo ‘cle0h’ Hernandez. Nel 2021, Hernandez ha accusato Sinatraa di molestie sessuali durante un incontro intimo, presentando persino una registrazione audio a supporto delle sue affermazioni.

Riot Games, l’editore di Valorant, ha condotto un’indagine, che ha portato a una sospensione di sei mesi per Won a causa di presunte false dichiarazioni dei fatti e mancata collaborazione con l’inchiesta. Nonostante le sue persistenti affermazioni di innocenza e l’assenza di accuse legali contro di lui, Sinatraa non è più tornato al gaming competitivo ad alto livello dopo le accuse. Tuttavia, il 29 novembre 2024, ha rotto il silenzio con nuove osservazioni che hanno fatto luce sulla sua prospettiva dell’intero incidente.

Nuove intuizioni sulle accuse

In un post dettagliato su X (ex Twitter), Sinatraa ha delineato diversi punti chiave riguardanti il ​​processo di indagine, in particolare contestando il contesto della registrazione audio condivisa da Hernandez. Ha affermato: “Quello che è realmente accaduto nel video della clip audio è che abbiamo fatto sesso consensuale e lei mi ha chiesto di registrare. Nel video, era sopra di me per tutto il tempo ed era lei quella che aveva il controllo totale”.

Inoltre, Sinatraa ha spiegato che, in seguito all’incidente, il suo avvocato gli aveva raccomandato di dichiarare prima, durante le indagini, di essere in possesso di un video del loro incontro, nonostante fosse già stato cancellato. Ha espresso la sua convinzione che Hernandez fosse tenuta a fornire la registrazione, dato che era lei l’accusatrice in questa situazione. Sinatraa ha inoltre menzionato che Riot aveva male interpretato le sue azioni, etichettandolo come “non collaborativo” perché non aveva presentato un video che non esisteva più.

Critiche verso Riot Games

Inoltre, Sinatraa ha criticato Riot per la gestione dell’intera indagine, sostenendo che la società aveva predeterminato l’esito delle accuse. Nelle sue osservazioni, ha fatto riferimento a un tweet di Alex Francois, ex responsabile degli eSport di Riot, che sembrava prendere in giro le persone che erano ansiose di ascoltare la sua versione della storia. Sinatraa ha affermato di essere “sicuro al 90%” che Francois avesse la decisione finale in merito alla sua sospensione.

Sinatraa ha concluso che non avrebbe più rivisitato la questione, esprimendo preoccupazione per i potenziali divieti da parte di Riot per aver parlato apertamente. Ha dichiarato: “Non ho riletto né pensato a nulla di tutto questo; ho semplicemente detto la verità e quello che avevo in mente”. Finora, Riot Games non ha rilasciato una risposta a questi recenti sviluppi, mentre la comunità dei videogiocatori rimane divisa sul supporto a Sinatraa, con alcuni che lo sostengono e altri che credono ancora nella sua colpevolezza. In particolare, le forze dell’ordine continuano a indagare su queste gravi accuse.

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