Stagione 2 di The Last of Us: come il grave errore di Abby influenza la storia

I creatori di The Last of Us, Neil Druckmann e Craig Mazin, hanno affermato che la furia di Abby nell’episodio 2 della seconda stagione la porta a compiere azioni che avranno esiti significativi e potenzialmente devastanti per il suo personaggio.
A differenza del videogioco su cui si basa, la seconda stagione di The Last of Us presenta una narrazione ristrutturata, in particolare per quanto riguarda l’arco narrativo del personaggio di Abby.
In The Last of Us Parte 2, i giocatori erano inizialmente all’oscuro delle motivazioni di Abby. Tuttavia, l’adattamento televisivo chiarisce la sua storia fin dall’inizio, rivelando la sua intensa rabbia nei confronti di Joel per l’omicidio a sangue freddo di suo padre. Spinta dal desiderio di vendetta, la brutale ricerca di Abby la porta a commettere un errore cruciale che avrà un impatto significativo sul suo percorso.SPOILER in arrivo.
Conseguenze della rabbia di Abby: Ellie assiste alla morte di Joel

Nel momento critico dell’episodio 2 della seconda stagione, Abby uccide Joel con freddezza. Invece di giustiziarlo rapidamente, gli infligge sofferenze prolungate: gli spara a una gamba, lo aggredisce brutalmente con pugni e calci e infine gli conficca nel collo una mazza da golf rotta.
Questo prolungato atto di vendetta dà a Ellie l’opportunità di arrivare giusto in tempo e di assistere alla scena orribile che si svolge davanti ai suoi occhi: un momento che accende una disperata sete di vendetta che la spinge ad andare avanti per tutta la stagione.
Neil Druckmann spiega nel podcast ufficiale di The Last of Us : “È fondamentale riconoscere che Abby avrebbe potuto semplicemente sparare a Joel per porre fine alla storia in fretta. Tuttavia, non le sarebbe bastato. Dopo aver sopportato un dolore profondo per anni, ha sentito il bisogno di farlo soffrire a sua volta”.
Prosegue tracciando un parallelo con la natura umana: “In un certo senso, tutti noi ci identifichiamo con questo istinto; quando qualcuno ci fa un torto, anche in circostanze banali come rimanere bloccati nel traffico, spesso proviamo il desiderio di fargliela pagare, il desiderio di una vendetta”.

Il momento è sottolineato da Craig Mazin, che sottolinea: “Se Abby gli avesse sparato e se ne fosse andata, Ellie sarebbe arrivata troppo tardi per scoprire chi era il responsabile della morte di Joel”.
Tuttavia, le scelte di Abby portano a uno scenario in cui Ellie assiste all’atto, portando entrambi i personaggi su un’inevitabile rotta di collisione che plasma profondamente la narrazione della seconda stagione.
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