Oz Cobb potrebbe non detenere ancora il titolo di capo di Gotham, ma è ampiamente riconosciuto con il suo famigerato soprannome: Il Pinguino, un’etichetta che disprezza ma dalla quale trova difficile liberarsi.
Il regista Matt Reeves ha implementato alcuni aggiornamenti significativi a questo iconico cattivo di Batman. Invece di essere conosciuto come Oswald Cobblepot, ora è chiamato Oz Cobb.
Questa interpretazione del Pinguino si discosta dalle rappresentazioni classiche; non indossa un cilindro o un monocolo, né abita nelle fogne. Invece, è un tipico criminale che gestisce un night club mentre gestisce il traffico di droga di Gotham, caratterizzato da vari “drop”, ed esegue gli ordini per la famiglia Falcone.
Oz Cobb presenta una presenza minacciosa; è sia spietato che strategico, ma ha la tendenza a perdere la calma, in particolare quando si trova di fronte a una risata. Quindi, è comprensibile che trovi il soprannome The Penguin particolarmente offensivo.
Il soprannome del pinguino spiegato
Oz si è guadagnato il soprannome “Il Pinguino” per due motivi principali: il suo naso aquilino e il modo in cui zoppica a causa di un piede torto, che conferisce alla sua camminata un aspetto ondeggiante.
Questa rappresentazione contrasta con alcune iterazioni dei fumetti, dove potrebbe esibire tratti fisici che si traducono in un’andatura ondeggiante. Tuttavia, la fondazione del suo alter ego è anche legata alla sua passione per gli uccelli e al suo look distintivo: indossare uno smoking bianco e nero che ricorda un pinguino imperatore.
Nel film Batman Returns di Tim Burton, l’interpretazione di Danny DeVito ha introdotto un aspetto distintivo, raffigurando il Pinguino con sindattilia alle mani e ai piedi, conferendogli un aspetto simile a delle pinne.
Al contrario, The Penguin della HBO è rappresentato in una luce più realistica. Oz è un tipico uomo corpulento, alle prese con il dolore dovuto al suo piede torto. Non è né maniacale né grottesco; al contrario, la sua reazione agli altri che usano il suo soprannome mostra un’evidente sofferenza.
Queste tre interpretazioni di The Penguin mostrano enormi differenze
In un’intervista con Deadline, la showrunner Lauren LeFranc ha condiviso i suoi pensieri: “Sapevo che Oz non accettava il termine e questo fatto mi sembrava dispregiativo nei suoi confronti.
“I gangster spesso si danno questi soprannomi, quindi era logico che gli altri si riferissero a lui come The Penguin. Tuttavia, non è un titolo che accetta.
“Sono consapevole degli stereotipi problematici nei fumetti, in particolare in relazione alla disabilità e al modo in cui è collegata alla cattiveria. Spesso, questi tropi coinvolgono cicatrici o caratteristiche facciali che li fanno sentire emarginati. Ho cercato di capirlo psicologicamente e di rappresentare la sua cattiveria come derivante dal suo nucleo emotivo piuttosto che da una limitazione fisica o disabilità”.
Tuttavia, potrebbe arrivare il momento in cui Oz inizierà ad accettare il suo soprannome. “Trovo intrigante il concetto che alla fine, si senta a suo agio con esso e riconosca la forza di avere un tale soprannome”, ha lasciato intendere Colin Farrell.
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