Il significato del gesto della mano del Dominio di Yuji allude al destino finale di Sukuna in Jujutsu Kaisen

Il momento tanto atteso nel capitolo 264 di Jujutsu Kaisen è finalmente arrivato quando Yuji Itadori ha svelato la sua espansione di dominio. I fan avevano fatto con entusiasmo delle ipotesi sulla forma e la tempistica della tecnica di Jujutsu definitiva del giovane stregone.

Gege Akutami, il creatore, risolve efficacemente tutti i dubbi introducendolo inaspettatamente, il che garantisce quasi la sconfitta del Re dei Demoni che si era aggrappato al potere per un tempo considerevole. È interessante notare che il gesto della mano usato da Yuji per attivare il suo Dominio è il mudra di Jizo o Ksitigarbha, un bodhisattva noto per guidare gli altri verso l’illuminazione.

Questo potrebbe essere un’indicazione del destino di Ryomen Sukuna e, in ultima analisi, dell’esito della battaglia.

Jujutsu Kaisen: la possibile connessione tra Sukuna e il segno della mano del dominio di Yuji

Cosa significa il gesto della mano del Dominio di Yuji?

Yuji Itadori (Image via MAPPA)
Yuji Itadori (Image via MAPPA)

Nel capitolo 264 di Jujutsu Kaisen, Yuji usa un gesto della mano per dare inizio alla sua Espansione di Dominio, come da prassi consuetudinaria. Tuttavia, il gesto da lui scelto è distinto, in quanto rappresenta Jizo, noto anche come Jizo Bosatsu, la divinità protettrice dei bambini e dei viaggiatori. Questa divinità è spesso definita “portatrice di terra” e si ritiene che possieda forza spirituale per la salvaguardia e la longevità.

Jizo fece una solenne promessa di salvare tutti gli esseri viventi dalla sofferenza che sperimentano nei Sei Regni della reincarnazione. Questi regni includono il Regno del Paradiso, il Regno Umano, il Regno Asura, il Regno Animale, il Regno dei Fantasmi Affamati e il Regno Infernale. Nei villaggi giapponesi, 6 statue di Jizo sono posizionate per simboleggiare la sua missione di alleviare la sofferenza degli esseri in questi 6 regni.

In sanscrito, Jizo è noto come Ksitigarbha, un Bodhisattva che guida gli altri verso “l’illuminazione” prima di ottenerla lui stesso. Ksitigarbha fece voto di non raggiungere la Buddità finché tutti gli “inferni” non fossero stati purificati. Di conseguenza, è adorato come il Bodhisattva degli esseri infernali, il protettore dei bambini e la divinità patrona dei bambini deceduti e dei feti abortiti nella tradizione giapponese.

Legarsi al Jujutsu Kaisen

Sukuna contro Yuji è stata una battaglia per secoli (Immagine tramite Gege Akutami, Shueisha)
Sukuna contro Yuji è stata una battaglia per secoli (Immagine tramite Gege Akutami, Shueisha)

Nel corso della sua corsa, Jujutsu Kaisen ha costantemente attinto a elementi del Buddhismo e del folklore giapponese. Ciò è particolarmente evidente nell’uso da parte di Yuji del segno della mano del Dominio, che si allinea perfettamente con i temi e i riferimenti presenti nella serie. Ad esempio, la storia di Jizo, una figura che ha cercato di espiare le malefatte della madre compiendo buone azioni e ripristinando l’equilibrio, si collega perfettamente al viaggio personale di Yuji.

Yuji ritiene Kenjaku, il suo genitore che ha commesso crimini efferati durante la sua vita, responsabile delle sue azioni. Alla luce della completa resurrezione di Sukuna e di tutto ciò che è accaduto dal Capitolo 1, Yuji è convinto che eliminare Sukuna sia fondamentale affinché il mondo venga completamente purificato.

Il ruolo di Jizo come protettore si estende agli spiriti sia dei feti abortiti che dei bambini deceduti. È il caso di Yuji, che è il figlio del gemello di Sukuna, che è stato consumato nell’utero. In altre parole, la sua vita è stata portata via prima che nascesse. Pertanto, si può sostenere che Yuji stia cercando vendetta su Sukuna per i suoi torti passati.

Il possibile destino di Sukuna

Ryomen Sukuna (Immagine via MAPPA)
Ryomen Sukuna (Immagine via MAPPA)

È evidente che tutto questo è collegato al probabile destino di Sukuna. È innegabile che durante l’era Heian, quando Sukuna era confinato a 20 dita e ora, dopo la sua completa resurrezione, era un terrore. La sua immensa forza lo ritraeva come un pericolo e numerosi individui cercarono di eliminarlo. In parole più semplici, volevano liberare il mondo dalla sua malevolenza.

Inoltre, l’esistenza di Sukuna è iniziata con il suo commettere un fratricidio nell’utero, consumando il suo gemello. Vale anche la pena notare che Sukuna non può ascendere nella Jujutsu Society finché non viene sconfitto e l’Inferno non viene purificato. Ciò aggiunge un elemento intrigante alla storia, poiché il segno della mano di Sukuna, Enma Ten-In, è simbolico del suo titolo di “Re dell’Inferno”.

La pubblicazione dell’opera d’arte Mandala di Akutami offre un altro aspetto intrigante, in quanto mostra Yuji, Sukuna, Gojo e Kenjaku all’interno di un Mandala buddista Taizokai/Womb World. Quando l’opera d’arte è capovolta, Yuji è visto nella posizione di Jizo. Ciò supporta ulteriormente l’idea che Yuji fosse destinato a essere l’avversario definitivo di Sukuna e, in definitiva, a liberare il mondo dal Re dei Demoni.

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