Sia Naruto che Boruto sono ricchi di una serie di tecniche jutsu, ma il dibattito su quale sia il più potente rimane aperto all’interpretazione. Determinare il jutsu più forte implica la valutazione del suo utilizzo, della sua efficacia e, soprattutto, degli svantaggi che gli utenti affrontano quando lo impiegano in vari scenari.
Mentre la serie precedente ha smesso di introdurre nuove tecniche jutsu dopo la sua conclusione, la serie in corso di Boruto aggiorna regolarmente i suoi jutsu più forti con ogni nuova introduzione. Questo articolo presenta cinque dei jutsu più formidabili di Naruto e Boruto, attuali al capitolo 15 di Boruto: Two Blue Vortex.
Disclaimer: questo articolo potrebbe contenere spoiler su Boruto: Naruto Next Generations e Two Blue Vortex, oltre al punto di vista dell’autore.
Onnipotenza e altri quattro potenti jutsu in Boruto
1) Onnipotenza
Considerato uno dei jutsu più potenti di Boruto, l’Onnipotenza è una tecnica di shinjutsu impugnata da Eida. Questo jutsu garantisce al suo utilizzatore la capacità di modellare qualsiasi circostanza secondo i propri desideri.
Eida ha impiegato questa tecnica nell’Incidente dell’Omnipotenza per scambiare la vita di Kawaki con quella del protagonista. Attualmente, non ha il pieno controllo di questa capacità, ma se la ottenesse, potrebbe cambiare significativamente le dinamiche della serie.
2) Esplosione di spine
Derivata dalla tecnica Reverse Scale, la Thorn Explosion è una tecnica scientifica ninja impiegata da Kawaki, che gli consente di attaccare i nemici usando le sue braccia biologicamente alterate.
Questa tecnica letale si rivelò fondamentale per la vittoria contro Boro, un membro dei Kara, e ferì gravemente il protagonista, affermandosi come una delle tecniche più impattanti e visivamente sorprendenti di Boruto.
3) Rasengan Uzuhiko
Rasengan Uzuhiko è un’iterazione avanzata del classico Rasengan ninjutsu, che sfrutta la forza centrifuga della Terra come chakra planetario per scatenare un attacco devastante. Questo potente jutsu è stato mostrato per la prima volta nel capitolo 2 di Boruto Two Blue Vortex contro Code, dimostrandosi abbastanza potente da metterlo in ginocchio e in seguito eliminare Hidari.
4) Dieci direzioni
Simile a Omnipotence, Ten Directions è un altro shinjutsu che garantisce al suo utilizzatore la preveggenza di varie linee temporali future. Sebbene questo jutsu rimanga relativamente inesplorato, ha un potenziale immenso in quanto ha permesso al protagonista di navigare lontano da futuri disastrosi. È utilizzato da Kashin Koji, il cui destino rimane enigmatico.
5) Takamimusubi no kami
Utilizzato da Momoshiki Otsutsuki durante gli esami Chunin, il Takamimusubi no kami si distingue come un potente jutsu che sfrutta tecniche assorbite, amplificate dalle pillole di chakra, con conseguenti capacità distruttive in grado di annientare un intero stadio, come dimostra l’attacco di Momoshiki alla sede degli esami Chunin.
Sigillo della Morte del Mietitore e altri quattro potenti Jutsu di Naruto
1) Sigillo della morte del mietitore
Il Reaper Death Seal è una delle tecniche jutsu più formidabili e rappresenta l’apice del sealing jutsu. Originaria del clan Uzumaki, questa tecnica evoca un dio della morte (shinigami) per eseguire un rituale di sigillatura sull’avversario dell’utilizzatore.
Utilizzato in modo particolare da Hiruzen (il Terzo Hokage) e Minato (il Quarto Hokage), questo jutsu ha sigillato con successo nemici potenti, tra cui il Nove-code. Tuttavia, comporta il costo irreversibile della vita dell’utilizzatore, rendendolo una tecnica rischiosa ma potente di Naruto.
2) Tsukuyomi infinito
Come il genjutsu definitivo in grado di intrappolare il mondo intero in un’illusione onirica mentre raccoglie il loro chakra per creare il frutto del chakra, Infinite Tsukuyomi è tra i jutsu più potenti di Naruto. È stato attivato da Madara Uchiha come parte del suo grande piano per raggiungere la divinità, con il vantaggio aggiuntivo di non avere svantaggi noti.
3) Formazione delle Otto Porte: Porta della Morte
Come tecnica di taijutsu più potente, l’Ottava Porta della Morte amplifica le capacità fisiche dell’utilizzatore, causando un rilascio di pressione sanguigna, con conseguente travolgente aura rossa. Sebbene inizialmente introdotta da Might Duy, raggiunse il suo apice quando fu utilizzata da Might Guy contro Six Paths Madara, che riconobbe la forza di Guy.
Sfortunatamente, questo jutsu ha un prezzo elevato, poiché l’utilizzatore subisce gravi danni interni, che possono portare alla morte se non viene curato con una potente tecnica di guarigione.
4) Edo Tensei
Una tecnica proibita inizialmente concepita da Tobirama (il Secondo Hokage), l’Edo Tensei fu prontamente dichiarata bandita a causa della sua capacità di resuscitare i morti. Fu riscoperta da Orochimaru e perfezionata da Kabuto, generando un esercito di non morti durante la Quarta Grande Guerra Ninja.
Questa tecnica consente la resurrezione di qualsiasi individuo defunto, garantendogli una forma di immortalità, sigillata solo da specifici jutsu di sigillamento, rendendola una delle tecniche più potenti di Naruto.
5) Izanami
Izanami è un potente genjutsu che consente all’utilizzatore di dettare il destino dell’avversario stabilendo un punto di inizio e di fine, intrappolandolo di fatto in un ciclo infinito di eventi che si ripetono finché non acconsente al suo destino.
Fu abilmente utilizzata da un Itachi Uchiha reincarnato contro Kabuto, sfuggendo con successo a Edo Tensei tramite il genjutsu di Shisui mentre nascondeva Kabuto in Izanami, una mossa che ebbe un impatto critico sulla Quarta Grande Guerra Ninja. Il costo principale di questa tecnica è che l’utilizzatore perde permanentemente la vista nell’occhio che la lancia.
Conclusione
Come osservato, le tecniche jutsu di Boruto in genere non hanno svantaggi definiti, mentre le tecniche di Naruto hanno conseguenze chiare. Ciò potrebbe derivare dal fatto che Naruto ha concluso, consentendo all’autore di articolare completamente le implicazioni di ogni jutsu, mentre Boruto, essendo una serie in corso, potrebbe introdurre nuove limitazioni o conseguenze in futuro.
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