La più importante band coreana si scusa per la controversia sulla quota associativa, annunciati i rimborsi

Nell, la nota band alt-rock coreana, ha recentemente introdotto un nuovo servizio applicativo che fornisce accesso a pagamento ai loro diversi contenuti, come spettacoli di varietà, radio e video di analisi musicale. Prima di questo, la band offriva i suoi contenuti tramite un abbonamento YouTube, che prevedeva una quota mensile di 30.000 KRW (equivalenti a circa 21 USD) per l’accesso a una gamma di video di Nell. Tuttavia, con il rilascio della loro app dedicata, Nell ha ora implementato un sistema di abbonamento che include sia i piani Basic che Premium.

Il piano ‘Basic’ forniva agli utenti un accesso video completo, sessioni di ascolto gratuite per la musica online, vantaggi di pre-ordine per i prodotti MD, una funzione di messaggistica privata e privilegi di prenotazione anticipata per i concerti. Il piano ‘Premium’ comprendeva tutte le funzionalità del piano Basic, nonché l’opportunità di partecipare a una lotteria per biglietti meet-and-greet.

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Il problema derivava dal prezzo elevato dei piani. Il piano ‘Basic’ costava 38.000 KRW (equivalenti a circa 27 USD) al mese, per un totale annuo di 456.000 KRW (circa 328 USD), mentre il piano ‘Premium’ ammontava a 418.000 KRW (o circa 300 USD) all’anno.

Alla luce della controversia, Nell ha ospitato una trasmissione in diretta sulla sua piattaforma social ufficiale il 23. Durante la trasmissione, hanno espresso il loro rammarico e hanno ammesso: “Sebbene credessimo che l’app avrebbe risolto vari problemi, ora è evidente che ci sbagliavamo”.

Nella loro giustificazione per il prezzo, hanno affermato che fissare un prezzo troppo basso avrebbe reso difficile controllare le transazioni di rivendita. Inoltre, hanno rivelato che alcuni contenuti inclusi nell’iscrizione sarebbero rimasti gratuiti per il momento.

Inoltre, Nell ha espresso il suo apprezzamento e rimorso a coloro che si erano già abbonati, affermando: “Non eravamo a conoscenza di diversi fattori e ne abbiamo sottovalutati altri. La nostra mancanza di esperienza ha causato incomprensioni e ce ne rammarichiamo sinceramente e ce ne scusiamo”. Hanno anche assicurato che le persone che si erano già abbonate avrebbero ricevuto rimborsi.

La fonte di questo articolo è Nate, accessibile all’indirizzo //news.nate.com/view/20240623n17606?mid=n1008.

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