Twitch si scusa per le restrizioni di registrazione degli account che durano un anno in varie regioni

Twitch si scusa per le restrizioni di registrazione degli account che durano un anno in varie regioni

Il servizio di streaming Twitch ha espresso il suo “profondo rammarico” per aver bloccato involontariamente le registrazioni degli utenti da Israele e Palestina, etichettando l’incidente come un “inaccettabile errore”.

Il 20 ottobre 2024 , il team di supporto di Twitch si è rivolto a X (in precedenza noto come Twitter) per scusarsi per la restrizione “involontaria” che ha interessato la creazione di account per gli utenti di queste regioni.

La dichiarazione ufficiale mirava a chiarire le preoccupazioni che circolavano online riguardo al fatto che Twitch stesse effettivamente “impedendo la registrazione di account in determinate aree”.

Nel loro messaggio, hanno rivelato che dopo gli attacchi del 7 ottobre 2023, Twitch aveva “temporaneamente disabilitato le iscrizioni” in Israele e Palestina nel tentativo di “limitare il caricamento di contenuti grafici relativi agli attacchi e salvaguardare la sicurezza degli utenti”.

Hanno sottolineato che la registrazione non è stata completamente “disattivata”, menzionando che gli utenti possono comunque generare nuovi account utilizzando la verifica telefonica per una maggiore sicurezza.

Tuttavia, hanno riconosciuto di aver “inavvertitamente” omesso di ripristinare la verifica e-mail in queste aree, descrivendolo come un “inaccettabile errore” di cui “si pentono profondamente”.

Twitch ha confermato che il problema è stato risolto, consentendo a tutti gli utenti interessati di registrarsi tramite verifica tramite e-mail e rispondendo al contempo alle preoccupazioni relative all’uniformità delle Linee guida della community.

“Continuiamo a impegnarci per far rispettare le nostre norme nel modo più coerente possibile, conducendo revisioni dei contenuti e adottando le misure di applicazione necessarie”.

Questo annuncio da parte di Twitch è arrivato poco dopo che lo streamer politico Destiny aveva dichiarato nel suo podcast che Twitch aveva intenzionalmente impedito agli utenti israeliani e palestinesi di creare nuovi account sul sito.

In risposta all’annuncio di Twitch, numerosi utenti online hanno espresso il loro malcontento, criticando l’azienda per aver impiegato “un anno per individuare questo problema”. Molti hanno ritenuto il messaggio della piattaforma “debole e patetico”.

Questa controversia ha coinciso con un recente divieto di 14 giorni imposto allo streamer Asmongold per aver fatto commenti “razzisti” durante una trasmissione.

Inoltre, la comunità ha esortato Twitch a prendere provvedimenti contro altri importanti streamer, come Frogan, per i commenti da lui rilasciati su X in merito al conflitto in corso tra Israele e Palestina.

Al momento in cui scrivo, Twitch non ha rilasciato ulteriori dichiarazioni in merito alla riattivazione delle registrazioni in queste regioni. Forniremo aggiornamenti a questo articolo man mano che la situazione si evolve.

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