Twitch interviene contro gli AdBlocker con notifiche per gli utenti

Twitch interviene contro gli AdBlocker con notifiche per gli utenti

Twitch sta intensificando gli sforzi per combattere l’uso degli ad blocker, introducendo nuovi prompt che incoraggiano gli utenti ad abbonarsi a Twitch Turbo. Questa mossa riecheggia strategie simili impiegate da piattaforme come YouTube, che mirano a spingere gli spettatori verso abbonamenti a pagamento per un’esperienza di streaming ininterrotta. Tuttavia, molti utenti stanno esprimendo resistenza a questa iniziativa, segnalando che non saranno influenzati dal servizio di proprietà di Amazon.

A partire dal 13 gennaio 2025, numerosi spettatori hanno segnalato di aver incontrato messaggi pop-up durante l’accesso alle trasmissioni di Twitch. Sono emersi due tipi distinti di avvisi, che esortavano gli utenti a disattivare i loro ad blocker o a prendere in considerazione l’iscrizione a Twitch Turbo per un’esperienza senza pubblicità.

Twitch prende di mira gli AdBlocker: un nuovo approccio

Su piattaforme di social media come X, gli utenti hanno iniziato a condividere screenshot di stream in cui Twitch segnalava l’utilizzo del loro ad blocker. Un post degno di nota dell’utente ‘Pirat_Nation’ mostrava un messaggio durante lo stream di Asmongold, che affermava: “Aspetta, stai usando ad block? Supporta i guadagni di zackrawrr disattivando ad block”.

Un altro utente, “melmedardas”, ha condiviso un prompt che consigliava Twitch Turbo senza fare riferimento a uno streamer specifico: “Stai utilizzando AdBlock? Considera Turbo. Twitch Turbo consente la visualizzazione senza pubblicità, pur continuando a supportare gli streamer”. Il prezzo attuale di Twitch Turbo è di $ 11,99 USD al mese, che è relativamente inferiore alla tariffa di YouTube Premium di $ 13,99, e offre agli utenti un’opzione di visualizzazione senza pubblicità.

La reazione della community alle nuove tattiche di Twitch è stata in gran parte negativa, con molti utenti che hanno criticato la piattaforma per il suo approccio autoritario. Alcuni utenti hanno sottolineato che Twitch ha da tempo implementato annunci incorporati che aggirano gli ad blocker, chiedendosi quali misure aggiuntive cercano di imporre. Un individuo ha osservato: “Twitch ha già annunci incorporati che gli ad blocker non possono aggirare di default. Cos’altro vogliono?”

Un altro utente ha espresso frustrazione, affermando: “Twitch ha le pubblicità più fastidiose di sempre, non c’è modo che io disattivi il mio blocco degli annunci”.

Alla luce di questi sviluppi, gli spettatori hanno sollevato preoccupazioni sulle tattiche di Twitch. Gli utenti sono frustrati dalle notifiche che implicano la conformità a policy che ritengono già ingiustamente gravose. Come termine di paragone, YouTube ha anche combattuto contro gli ad blocker per un po’ di tempo, incorporando persino funzionalità volte a neutralizzarne l’efficacia, aumentando gradualmente il costo del suo abbonamento Premium.

Questa tendenza crescente tra le piattaforme di streaming a sfidare gli strumenti di blocco degli annunci potrebbe segnalare un cambiamento nell’approccio alla monetizzazione dei contenuti digitali, un argomento che merita un’osservazione continua, poiché le piattaforme cercano di mantenere i ricavi nonostante l’evoluzione dei comportamenti dei consumatori.

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