Ubisoft, la rinomata società di videogiochi dietro importanti franchise come Assassin’s Creed e Rainbow Six, potrebbe trovarsi ad affrontare una situazione difficile nel 2025, con conseguenti potenziali vendite di queste preziose proprietà intellettuali a causa di una serie di risultati deludenti dei progetti.
In un recente post sul suo blog personale , Joost Van Druenen, fondatore ed ex CEO di SuperData, ha espresso preoccupazioni sul futuro di Ubisoft. Ha suggerito che la società potrebbe inevitabilmente procedere verso la privatizzazione o lo scioglimento entro il 2025 a causa della sua attuale traiettoria.
Previsioni preoccupanti per Ubisoft
Van Druenen ha sottolineato diversi fattori chiave che hanno contribuito a questa fosca prospettiva, tra cui la deludente performance di Star Wars Outlaws e l’annuncio di Ubisoft a dicembre in merito alla chiusura dello sparatutto in prima persona XDefiant nel 2025.
Ha notato che dall’anno scorso, il prezzo delle azioni Ubisoft è crollato drasticamente da $28,19 a $12,30, rendendo la società un obiettivo primario per le offerte di acquisizione. Van Druenen ha sottolineato che i loro “asset di valore”, in particolare Assassin’s Creed e Rainbow Six, potrebbero avere un valore collettivo maggiore se venduti separatamente.
Sebbene Assassin’s Creed Shadows, di cui è stato annunciato di recente il rinvio dal 2024 al 2025, sia destinato a risollevare le sorti di Ubisoft, Van Druenen rimane scettico. Ha detto che dovrà affrontare la dura concorrenza del prossimo titolo di PlayStation, Ghost of Yotei.
L’uscita di Assassin’s Creed Shadows è stata posticipata al 2025.
Analizzando ulteriormente le sfide di Ubisoft, Van Druenen ha attribuito le difficoltà dell’azienda al suo approccio “ostinatamente obsoleto” in un mercato del gaming che richiede sempre più coinvolgimento dei giocatori e della comunità. Ha avvertito che il mancato adattamento potrebbe alienare ulteriormente investitori e giocatori.
Mentre gli sforzi per rifinire Shadows mirano a garantire un rilascio più fluido, ha sostenuto che è improbabile che questi cambiamenti ripristinino l’erosione complessiva della fiducia tra i giocatori. “La sfida più ampia rimane”, ha affermato.
Rapporti esterni corroborano le previsioni di Van Druenen. Il 6 dicembre, Reuters ha rivelato che gli azionisti di Ubisoft stanno contemplando un potenziale buyout, sebbene stiano considerando di mantenere il controllo di maggioranza sotto la famiglia Guillemot.
Tencent è il più grande azionista individuale di Ubisoft dopo la famiglia Guillemot. Fonti di Reuters hanno indicato che il gigante tecnologico cinese sta ancora riflettendo se partecipare a un potenziale buyout e se aumentare la sua quota nella società.
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