Comprendere le implicazioni più oscure del termine “Incel” durante l’adolescenza

Comprendere le implicazioni più oscure del termine “Incel” durante l’adolescenza

Adolescence, una nuova serie avvincente su Netflix, approfondisce temi complessi come la cultura incel, la manosfera e l’influenza di personaggi come Andrew Tate. Mentre ogni termine ha il suo significato, lo spettacolo li reinterpreta in una nuova luce agghiacciante. Il programma ha ottenuto un notevole numero di spettatori, parallelamente al successo di Baby Reindeer dell’anno scorso, poiché affronta abilmente gravi questioni sociali attraverso narrazioni avvincenti e performance eccezionali.

La trama è incentrata sul tredicenne Jamie Miller, che affronta la grave accusa di aver ucciso una compagna di classe, Katie Leonard. Attraverso la prospettiva di Jamie, Adolescence esplora come i social media e gli influencer tossici online possano distorcere la visione del mondo dei giovani maschi, plasmando i loro atteggiamenti verso le donne e le relazioni.

Nel primo episodio, si dipanano le conseguenze dell’arresto di Jamie, mentre il secondo episodio esamina più da vicino il panorama digitale della cultura giovanile. Il detective DI Luke Bascombe viene introdotto in questo mondo tramite suo figlio, Adam, che spiega il termine dispregiativo “incel” usato contro Jamie da Katie su Instagram. Questo scambio evidenzia un divario generazionale nella comprensione delle questioni contemporanee. Quando il DI Bascombe si chiede come un ragazzo possa essere “involontariamente celibe”, dimostra una disconnessione dalle realtà affrontate da molti adolescenti oggi.

Comprendere “Incel” nel contesto dell’adolescenza

Adam e DI Luke sono in piedi uno di fronte all'altro in Adolescenza
Fonte: Netflix

Adam spiega al padre il significato di vari termini contemporanei.

Abbreviazione di “involuntary celibate”, il termine “incel” inizialmente serviva come descrittore neutro per gli individui che hanno difficoltà a formare legami romantici o sessuali. Tuttavia, come rivela la serie, le sue implicazioni si sono evolute in modo drammatico. Negli anni ’90, era un termine usato in modo più innocente; negli anni 2010, è stato associato a una sottocultura che spesso abbraccia ideologie oscure e misogine.

La parola ha acquisito notorietà nel 2014 dopo la tragedia di Isla Vista, in cui Elliot Rodger, un incel autoidentificato, ha ucciso sei persone, lasciando dietro di sé un manifesto che incolpava le donne della sua solitudine. Questo evento ha acceso comunità incel online caratterizzate da una cultura di violenza e misoginia, cementando ulteriormente l’identità incel come radicata nell’aggressività e nel senso di diritto.

Queste comunità spesso si intersecano con la manosfera, una rete di spazi online misogini e antifemministi. All’interno di questa cultura, molti aderiscono alla convinzione che il femminismo abbia creato uno squilibrio sociale contro gli uomini. Queste ideologie sono spesso collegate a movimenti di estrema destra, perpetuando stereotipi dannosi e promuovendo la violenza contro le donne.

Nella serie, diventa evidente che Jamie è stato influenzato da queste convinzioni tossiche. Mentre si svolge l’episodio tre, le sue sedute con la psicologa Briony espongono un inquietante schema di rabbia incontrollata, smisurata importanza di sé e bassa autostima, tratti comunemente osservati nei membri delle comunità incel. Spesso indirizzano le loro frustrazioni verso le donne, vedendole come la fonte delle loro inadeguatezze percepite.

Diagramma che illustra la convinzione 80/20 degli incel
Fonte: Creative Commons

Molti incel credono fermamente che l’80% delle donne sia attratto solo dal 20% degli uomini.

Questa influenza ideologica solleva preoccupazioni su quanto facilmente le giovani menti suscettibili possano essere influenzate dai contenuti online. Secondo gli esperti, lo sviluppo di un bambino è influenzato da numerosi fattori, tra cui i social media, le interazioni con i coetanei e le dinamiche familiari. Con contenuti basati su algoritmi prontamente disponibili, il rischio di esposizione a ideologie dannose diventa allarmantemente alto, esponendo adolescenti vulnerabili come Jamie al rischio di radicalizzazione.

Le intuizioni caute di Stephen Graham

Stephen Graham interpreta Eddie Miller in Adolescence
Fonte: Netflix

Il co-sceneggiatore e attore principale Stephen Graham ha raccontato che Adolescence è stato ispirato da una serie di accoltellamenti realmente accaduti nel Regno Unito, sottolineando l’importanza della consapevolezza dei genitori riguardo ai fattori che portano a tali tragedie. Dopo un’anteprima del primo episodio, ha raccontato come le storie di incidenti violenti che coinvolgono ragazzi giovani lo abbiano toccato a livello personale, in particolare come padre.

Graham ha espresso il desiderio di esplorare i problemi che circondano gli episodi di violenza senza attribuire la colpa a nessuna parte specifica. Ha osservato: “Volevamo esaminare il contesto sociale più ampio”.Ha inoltre sottolineato la realtà che le influenze che hanno un impatto sui bambini oggi si estendono oltre gli ambienti familiari ed educativi, compresi elementi del mondo digitale che i genitori spesso trascurano.

Graham ha concluso sottolineando il significativo cambiamento nelle esperienze infantili dovuto all’ascesa dei social media, che espone i bambini a influenze sia positive che negative in modi senza precedenti. L’obiettivo della serie non è solo quello di intrattenere, ma di provocare riflessioni sulla responsabilità collettiva nel plasmare le vite dei giovani.

Per ulteriori approfondimenti sull’adolescenza, scopri le discussioni sulla possibilità di una seconda stagione, i consigli sulle serie più interessanti da guardare e una panoramica delle migliori serie TV del 2025 finora.

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