L’amministrazione di Yoon Suk Yeol dichiara inaccettabile, illegale e invalido l’emissione di mandati di arresto

L’amministrazione di Yoon Suk Yeol dichiara inaccettabile, illegale e invalido l’emissione di mandati di arresto

In seguito all’emissione di un mandato di arresto il 31 dicembre, i rappresentanti legali del presidente Yoon Suk-yeol hanno rilasciato una dichiarazione in cui affermavano che i mandati erano fondamentalmente imperfetti. Hanno dichiarato: “Il mandato di arresto e il mandato di perquisizione e sequestro emessi da un organo investigativo privo della dovuta autorità violano la legge, rendendoli illegali e non validi”.

Yoon Suk-yeol

Il team legale ha inoltre sottolineato che “Richiedere il mandato di arresto alla Corte distrettuale occidentale di Seoul, anziché alla Corte distrettuale centrale di Seoul, che è pronta a supervisionare il processo principale, contraddice i principi legali e i precedenti consolidati. Questa situazione è profondamente deplorevole. Inoltre, è sconcertante che sia stato emesso un mandato di arresto nonostante il presidente abbia fornito valide ragioni per la sua assenza, soprattutto considerando la controversa autorità investigativa coinvolta”.

In precedenza, il Chief Investigation Officer (CIO) aveva inoltrato la richiesta di mandato d’arresto alla Corte distrettuale occidentale di Seoul poco dopo mezzanotte, dopo che il presidente Yoon non aveva risposto a tre precedenti convocazioni. Il mandato è stato successivamente emesso quella mattina dal giudice Lee Soon-hyung, responsabile della supervisione di tali richieste presso tale corte.

In un contesto correlato, il 3 dicembre, il presidente Yoon aveva annunciato lo stato di legge marziale durante una trasmissione in diretta. Tuttavia, questa dichiarazione è stata revocata intorno alle 4:30 del mattino del 4 dicembre, in seguito al voto decisivo dell’Assemblea nazionale per revocare la legge marziale.

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