Squid Game Stagione 2: Un ritorno alla mischia
L’attesissimo Squid Game 2 ha debuttato il 26, riaccendendo l’intensa narrazione di Gi-hun (interpretato da Lee Jung-jae), che intraprende una ricerca di vendetta mentre rientra nella mortale competizione. Questa stagione lo vede affrontare Front Man (Lee Byung-hun) in mezzo a una nuova serie di sfide agghiaccianti. Dopo il fenomenale successo della prima stagione, il team di produzione ha scelto di filmare contemporaneamente sia la stagione 2 che la stagione 3, segnando il ritorno trionfale della serie dopo una pausa di tre anni.
La controversia sul casting
In vista dell’uscita della serie, l’annuncio del casting ha suscitato un dibattito tra gli spettatori. Nonostante una formazione che comprendesse talenti rinomati come Lee Jung-jae, Lee Byung-hun, Im Si-wan e Park Gyu-young, sono emerse rapidamente preoccupazioni riguardo alla rappresentazione dei personaggi femminili. I dettagli iniziali rilasciati da Netflix non hanno rivelato alcun accenno alle donne dopo l’annuncio dello scorso giugno, portando a una delusione diffusa. Questa reazione è stata amplificata dalla persistente popolarità di Jung Ho-yeon, che ha affascinato il pubblico nella prima stagione. In risposta, Netflix ha successivamente introdotto Park Gyu-young, Jo Yu-ri e Kang Ae-shim nel cast, apparentemente per migliorare l’equilibrio di genere.
Rappresentazione superficiale dei ruoli femminili
Nonostante queste aggiunte, la rappresentazione dei personaggi femminili nella seconda stagione è stata criticata per la sua mancanza di profondità, poiché molti personaggi appaiono monodimensionali. Un tema comune ruota attorno alla maternità, con personaggi come Kang No-eul (Park Gyu-young) alla ricerca della sua famiglia perduta e Jang Geum-ja (Kang Ae-shim) che partecipa al gioco per saldare i debiti del figlio. Inoltre, Kim Jun-hee (Jo Yu-ri) affronta una gravidanza indesiderata, sottolineando un ruolo strettamente definito per le donne in questo ambiente ad alto rischio.
Inoltre, la performance femminile durante i giochi è stata ritratta in modo deludente. Ad esempio, Kang Mi-na (Song Ji-woo) viene rapidamente eliminata, raffigurata come un personaggio superficiale consumato dal suo aspetto. Kim Young-mi (Kim Si-eun) subisce un tragico destino, abbandonata dal suo gruppo e incontrando una fine triste. Persino il personaggio apparentemente forte Sem-i (Won Ji-an) cade vittima del tradimento di un compagno di squadra, sottolineando ulteriormente gli stereotipi che permeano questi ruoli.
La necessità di evoluzione nello sviluppo del personaggio
Mentre il personaggio Yong-gung Seon-nyeo (Chae Guk-hee) ricopre un ruolo religioso, la sua mancanza di partecipazione attiva al gioco solleva ulteriori interrogativi sull’agenzia femminile nella narrazione. Il personaggio più intricatamente sviluppato sembra essere Jo Hyun-ju (Park Seong-hoon), i cui attributi come aiutante dei partecipanti feriti e abilità nel tiro aggiungono complessità alla sua persona, sebbene la sua identità di donna transgender complichi la percezione di un “forte personaggio femminile”.
Nel complesso, l’accoglienza della seconda stagione di “Squid Game” ha evidenziato significative carenze nella rappresentazione dei personaggi femminili, innescando dibattiti sulla direzione e la profondità della narrazione nella serie. Con la terza stagione all’orizzonte per l’anno prossimo, i fan continuano a sperare che lo show si evolverà oltre le rappresentazioni superficiali e fornirà narrazioni più ricche per i suoi membri del cast femminile. L’attesa aumenta mentre il pubblico attende progressi tangibili nella rappresentazione delle donne all’interno di questo universo accattivante ma brutale.
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