Le ragioni per cui Quentin Tarantino non ha fretta di girare il suo ultimo film

Le ragioni per cui Quentin Tarantino non ha fretta di girare il suo ultimo film

Il celebre regista Quentin Tarantino ha recentemente condiviso alcune anticipazioni sui suoi progetti futuri, offrendo interessanti anticipazioni sui suoi prossimi progetti e chiarendo perché il suo prossimo film non segnerà la fine della sua illustre carriera.

Da un po’ di tempo, Tarantino ha mantenuto un limite autoimposto al numero di film che intende creare. Il suo lavoro precedente, Once Upon a Time in Hollywood, era previsto come la sua ultima uscita cinematografica, aprendo la strada a quello che molti presumevano sarebbe stato il suo ultimo lungometraggio, intitolato The Movie Critic. I fan erano entusiasti della prospettiva che Tarantino potesse potenzialmente rimodellare le convenzioni cinematografiche attraverso questo nuovo progetto.

Ad aumentare l’eccitazione, si vociferava che il suo frequente collaboratore, Brad Pitt, si sarebbe unito al cast. Tuttavia, nell’aprile 2024, sono emersi dei resoconti che indicavano che Tarantino aveva deciso di accantonare l’intero progetto. Ciò ha lasciato gli appassionati del suo lavoro desiderosi di notizie sulla sua prossima direzione artistica.

Dal cinema al palcoscenico: la nuova avventura artistica di Tarantino

Durante una recente sessione di domande e risposte al Sundance Film Festival, Tarantino ha confermato le speculazioni sul suo prossimo impegno, rivelando che sarà nel mondo del teatro e non del cinema.

Con le sue stesse parole, Tarantino ha dichiarato: “Se vi state chiedendo cosa sto facendo in questo momento, sto scrivendo un’opera teatrale. Probabilmente sarà la prossima cosa che finirò per fare”.Tuttavia, ha anche lasciato intendere che questa pièce teatrale potrebbe evolversi in un film, a seconda del suo successo: “Se è un fiasco, probabilmente non lo trasformerò in un film. Ma se è un successo strepitoso? Potrebbe essere il mio ultimo film”.

Parlando della sua tempistica per l’uscita di un film finale, Tarantino ha espresso il desiderio di prendersela comoda: “Non ho fretta di buttarmi nella produzione di un film. Lo faccio da 30 anni. In questo momento mi piace solo essere un uomo di lettere”.

Questa nuova attenzione alla famiglia ha avuto un ruolo significativo nel suo processo decisionale: “Il mese prossimo mio figlio compirà cinque anni e io ho una figlia di due anni e mezzo. Divido il mio tempo tra Israele e America, quindi quando sono in America, scrivo. Quando sono in Israele? Sono un abba, che in ebraico significa padre. Il che è una gioia”.

Tarantino ha elaborato il suo desiderio di bilanciare la produzione cinematografica e la paternità, affermando: “L’idea di lanciarsi in un viaggio quando sono troppo piccoli per capirlo non mi alletta. In un certo senso, non voglio fare qualsiasi film finisco per fare finché mio figlio non ha almeno 6 anni. In questo modo saprà cosa sta succedendo, sarà lì e sarà un ricordo per il resto della sua vita”.

Mentre i fan attendono ulteriori dettagli sul lavoro teatrale di Tarantino e sui suoi futuri film, queste riflessioni sottolineano il suo impegno non solo nei confronti della sua arte, ma anche della sua vita familiare.

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